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Riding on the Hills of Death

TrackList
1. The Advent (INTRO)
2. Before the Final War
3. The Dead Will Walk the Earth
4. Riding on the Hills of Death
5. Reborn From the Eternal Ashes
6. Seven Globets of Fury
7. Massacre in the Kingdom of Infidels
8. Desolation of Chaos (OUTRO)
THE ANCIENT WAR - Riding on the Hills of Death
(2011 - Armed God Records)voto: 5/10
Con grande ritardo rispetto alla data di rilascio ci arriva il debut album dei catanesi The Ancient War. “Riding on the Hills of Death”, questo il titolo, rappresenta la loro opera prima; un album di death metal old school con chiari richiami sia alla scena americana, ma soprattutto a quella europea (Bolt Thrower e Unleashed su tutti).
Purtroppo la produzione è pesantemente deficitaria anche se capisco che per creare certe alchimie tipiche del death metal al quale The Ancient War si ispirano, era necessario mantenere un sound “marcio” ed esuberante allo stesso tempo.
Anche rifacendosi al death metal primordiale, negli ultimi anni sono usciti album di spessore con sonorità che richiamano fedelmente quelle degli album storici del genere. Oggi una produzione del genere a mio avviso risulta insufficiente. La base ritmica è costantemente penalizzata: sia il basso che la grancassa tendono a scomparire nell’amalgama sonoro. In alcuni casi sono solamente l’hi-hat ed i piatti ritmici che mantengono il tiro dei brani sulle prepotenti chitarre. Le vocals, invece, risultano convincenti ed adatte.
Dopo la valida intro, il disco esordisce con “Before the Final War”; anche se il dislivello dinamico rispetto all’introduzione indisponde seccamente al sound di The Ancient War, l’arrangiamento è convincente e il pezzo funziona molto bene.
Già dalla successiva “The Dead Will Walk the Earth” il compound sonoro di cui ho parlato sopra, penalizza l’ascolto. Anche per la titletrack ne occorrono molti per cogliere la bontà degli arrangiamenti e certe intuizioni apprezzabili nel songwriting.
Le linee di chitarra lead sono di ottima fattura, le uniche che, su brani come “Reborn From the Eternal Ashes”, mostrano spunti di personalità propria della band siciliana. Pezzo valido con sfumature epiche che ricordano qualcosa degli Amorphis di “The Karelian Isthmus”.
“Seven Globets of Fury” è un buon pezzo che esula leggermente dal songwriting dell’album equilibrando l’andamento, che privilegia in ogni caso mid-tempos e riffing di matrice thrash, con “aperture” alla Celtic Frost (ho messo le virgolette perché non si tratta di aperture in senso semplicistico del termine, bensì di parti più complesse ed interessanti).
L’album si chiude, prima dell’outro”Desolation of Chaos”, con “Massacre in the Kingdom of Infidels”; pezzo convincente che non rimescola troppo gli ingredienti del disco.
“Riding on the Hills of Death” è comunque un disco apprezzabile; i The Ancient War sono una band preparata e matura dal punto di vista compositivo, oltre ad aver ben chiaro e definito il loro obiettivo musicale. A mio avviso le lacune produttive, o semplicemente il taglio sonoro conferito al disco, non premiano completamente la band che potrà sorprenderci con la prossima pubblicazione.
Fourarms