I Blackdahlia nascono nel 2008 da un'idea della cantante Samuela Fuiani e del chitarrista Ruggero Doronzo. Influenzati da gothic metal, nu metal e classica ci presentano il loro nuovo lavoro dal titolo 'Fragments', composto da 8 brani.

Si inizia con 'Falling Down', molto Evanescence sia come impostazione musicale che vocale, semplice e d'impatto, dall'unica pecca della ripetitività del brano stesso, ma potenzialmente è una hit commerciale.

Si continua con 'No Regrets', anche qui come il brano precedente, troppo simili agli Evanescence, troppo ripetitivo.

E' forse il difetto maggiore delle composizioni, belle si, ma dopo un po' esageratamente monocorde.

La slow song 'Eclipse' dà un tono melodrammatico all'album, forse la migliore del lotto, così come la successiva 'Wounds' che ha qualche accenno di new metal.

Trovo eccessivo anche definirli una band metal, forse si adatta più Gothic Rock/Pop, di metal tranne le chitarre distorte c'è davvero poco.

Un bello spunto acustico appare in 'Alice', ma l'evoluzione del brano è ancora una volta monocorde. Bravi tutti i musicisti e belli i suoni delle registrazioni, in quanto alle composizioni c'è tantissimo da lavorare se non si vuole essere cloni di qualcuno.

La noia di 'Lost In The Daylight' è spezzata finalmente da 'Fly', sussulto dall'incedere new metal, che prelude alla bella conclusiva 'Goodnight'.

In conclusione non male, ma bisogna differenziarsi dalla massa per non scadere nella mediocrità.

Alex G.