Originale proposta quella dei vicentini Reese; alternative rock dalle tinte moderne e con interessanti incursioni progressive. Nati nel 2006, dopo gli EP "Just Human Words" del 2008 e "View From The Three" del 2012, giungono alla loro terza (auto)produzione, con una formazione totalmente stravolta rispetto alle origini, ma con sempre alla voce e chitarre il frontman Carlo Sturati.

Dopo la consueta e superflua intro i nostri si metton in gioco con l'iniziale "Present" (della quale potete veder il video), solare brano che ci fa capire come i ragazzi cerchino di proporre brani d'impatto ma con quel qualcosa di nuovo in più rispetto al mare di banalità che ci viene di norma propinato. Si prosegue con la titletrack "Under The Carpet", brano apprezzabile nelle intenzioni ma la cui resa personalmente non mi soddisfa a pieno per scelta e cura dei suoni. Il breve EP si conclude con "Until You Get Lost", probabilmente il brano più convincente del lotto.

Giunto alla conclusione di ripetuti ascolti quello che mi sento in dover di consigliare ai ragazzi è una maggiore attenzione durante il lavoro in studio (secondo la mia personale opinione, la voce esce troppo e alcuni suoni son estremamente duri nel contesto musicale proposto, oltre ad un non appropriatissimo bilanciamento dei volumi); complimenti invece per la voglia di stupire e introdurre finalmente qualcosa che esuli dal solito Rock "Made in Italy". Buon Lavoro!

Marco "Sappa" Nicoli