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Winter Eternal

TrackList
1. Sulfur
2. Eternal Winter Day
3. When Prayers will have nothing left to say
CHIRAL - Winter Eternal
(2014 - Autoprodotto)voto: 7/10
Per essere una one man band, e per essere nata nel gennaio 2014, si rimane basiti dinanzi a “Winter Eternal”, lavoro prog, death, black metal del progetto Chiral che raggruppa tre ben organizzate track.
Obbiettivamente investire la propria presentazione nel mondo underground in un lavoro composto da qualche track rappresenta a mio avviso una scelta saggia e ponderata: cosa c’è di difficile nell’elaborare tre canzoni direte voi? Beh, provateci! Dietro questa scelta c’è di sicuro il rischio minore di non inciampare in biglietti da visita mal realizzati e così lunghi da risultare noiosi, seguito dal pregio di dare una piccola ma intensa degustazione di sé, un assaggio in questo caso del proprio talento e della propria abile capacità compositiva.
Il mio di conseguenza è anche un invito verso coloro fortemente convinti che pappardelle estenuanti di riff piatti, brutali e pesantemente ripetuti possano essere delle rivelazioni o delle novità.
La prima canzone, “Sulfur” emerge in qualità di sensuale, malinconica e tormentata introduzione: una voce languida segue i riff creando un interessante connubio che ahimè non presenta grandi evoluzioni, se non in quella finale preceduta da voci bisbigliate femminili. La batteria, pestatissima e non cangiante, introduce il carattere death del lavoro.
Con la seconda canzone si parte invece in quarta tramite un riff graffiante, batteria sempre aggressiva e bellicosa e growl potente: il ritmo dapprima incalzante, diventa lento verso fine track, fino a lasciare spazio e far emergere un triste assolo di chitarra su arpeggio che non ha nemmeno tempo di finire che si ritrasforma in riff velocissimi e taglienti su cui una voce roca sputa sentenze.
Carina l'ultima "When prayers will have nothing left to say": una triste tastiera in timbro pianoforte su poche note, accuratamente scelte, pacate, intense lascia spazio ad un timbro più angelico di voci che si alternano, spegnendosi lentamente in una pioggia finale. Onestamente avrei preferito sentire il tutto evolversi in qualcosa di più complicato.
Critiche al di fuori della composizione: la cover è veramente oscena!!!! perdonatemi il termine…ma di certo considerando le grafiche tale lavoro si presenta tutto fuorchè invitante! L’eccessiva fretta di presentazione poteva essere evitata curando un po' di più sia il logo che scegliendo più accuratamente l'immagine della cover.
Speriamo di risentire al più presto il nostro Chiral, e soprattutto speriamo che il suo progetto non sia frutto di un fugace lampo di genio (di meteore ne siamo pieni).. detto questo, in bocca al lupo!!
Blackstar