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King of Slaps

KILLER PENIS - King of Slaps
(2014 - Area Pirata/Revenge Events)voto: 7/10
Ecco tornare sulla mia scrivania i toscani Killer Penis (di loro avevamo già recensito il precedente 'Hell is my Place', n.d.Francesco) che ci propongono il loro nuovo lavoro in studio dal titolo “King of Slaps” uscito questo febbraio per Area Pirata/Revenge Events.
Volo il cd nello stereo e via con le danze!!
Apre le danze l’intro strumentale: “No sleep ‘till Tearsvalley” che mostra subito il sound dell’album, già noto nei precedenti per la sua essenza live senza troppi fronzoli o superproduzioni.
Iniziamo dunque ad agitare la testa e muoversi al ritmo di Rock N Roll con “Get in veins” che apre ufficialmente le danze del Killer Penis’party.
“Bad Company” state attenti ragazzi alle cattive compagnie, soprattutto se si tratta di persone non conformi al Rock n Roll!! Brano diretto dall’essenza punk-rock che scivola senza troppi fronzoli.
“A great taste of shit” e “Under the ground” proseguono questa corsa Rock n Roll alimentando la voglia di brindare e fare rumore.
Con “License to kill” gli animi si placano ma la rabbia resta (basta leggere il titolo), brano che fa prendere fiato alla scaletta, ben strutturato e piacevole.
Il tempo di ordinare un’altra birra che siamo già pronti a lanciarla per aria e rituffarsi nel pogo con “One night or pride”, brano che tira fin da subito e che ci da la giusta carica.
“It’s raining blood tonight” si, perché anche i Killer Penis, fanno piovere sangue! Brano dalla matrice più tendente al punk vecchio stile rispetto ai brani finora ascoltati.
Si ritorna alle tendenze Hard Rock con “Wash them with fire”, buon ritornello che rimane in mente per un brano vario e ben articolato.
Eccoci alla title-track “King of slaps” brano che è assolutamente la hit del disco. Grintosa, verace al punto giusto, e piena di festa.
Concludono questo fin qui, buon lavoro: “Stray Dog” “Endangered pussy” e l’inno dell’ubriaco (che mi sembra giusto a fine scaletta, visto che, sono sul gonfio andante anch’io ahuhauhuaahu, si, mi sono lasciato andare dalla festa e avevo del buon Irish Mist nella mia dispensa di alcolici) “Guns, bitches, brawls & bottle” che conclude in grande stile l’album.
Beh, che dire, certamente un album positivo che non vi terrà incollati alla seggiola, il punk-rock n roll è di casa e si fa sentire in tutte le sue molteplici forme dove i Killer Penis hanno reso grazie nella maniera giusta.
Forse il songwriting assume dei clichet un po’ troppo ripetitivi e questo potrebbe portare a ridurre il livello di longevità del disco, ma, dettagli. Come dettaglio è, a mio parere, il fatto di cercare una produzione un po più moderna, ma sulla decisione della band, non si discute assolutamente e sto cercando l’ago nel pagliaio.
"King of slaps", tredici tracce, tredici pinte di birra andate, la festa si conclude qui su Italia Di Metallo ma non in giro nei vari locali della Toscana dove i Killer Penis sono attualmente attivi per la promozione del disco e dove sicuramente, vi faranno saltare dall’inizio alla fine.
Il sottoscritto e Italia Di Metallo, vi consigliano di farvene una cultura.
Nik Capitini