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In Crescendo

TrackList
1. Right Before
2. This Ain't Another Love Song
3. The Hatch
4. Morning Rain
5. The Drowning Line
6. The Glass Fortress
7. Summer '97
8. In Crescendo
KINGCROW - In Crescendo
(2013 - Sensory Records)voto: 8.5/10
Cinque album in studio, svariati palchi internazionali, favore di critica e pubblico: queste, in estrema sintesi, sono le credenziali dei Kingcrow, solida realtà del miglior progressive italiano.
A tre anni di distanza dal notevole “Phlegethon”, ritornano a far parlare di sé con il loro quinto lavoro, uscito nel 2013 per la Sensory Records.
Premetto subito che, a mio parere, quello scelto dai Kingcrow non è un genere dei più semplici. In primis perchè bisogna essere in grado di sostenere la sfida delle sonorità progressive: non è da tutti, infatti, avere l'abilità e la tecnica necessarie. La vera difficoltà, però, è un'altra e consiste nel riuscire a trovare il giusto equilibrio tra il tecnicismo insito nel genere e la capacità di trasmettere emozioni, sensazioni e passioni, in sintesi la capacità di avvolgere e coinvolgere chi ascolta in una melodia che non sia una fredda esibizione autocelebrativa.
Insomma, coniugare tecnica e passione, mente e cuore: questa la vera sfida. E direi che la band romana ci riesce perfettamente, sfoderando un sound unico, in cui le influenze del loro background musicale si perdono in una miscela originale ed irripetibile. Da maestri come Pink Floyd e Dream Theater, ai Porcupine Tree, molti Queensryche, Rush, ma anche nomi come Mike Oldfield e Alan Parson Project, le sonorità dei Kingcrow nascono in questo florido humus sonoro, per poi crescere ed evolversi in una personalissima visione musicale.
“In Crescendo”, pur nella sua cupa e lenta atmosfera complessiva, ne è l'ennesima dimostrazione, un lavoro che consacra definitivamente il combo capitolino nella pole position del prog nostrano (e non solo). Nelle otto tracce di questo platter, i Kingcrow mantengono, quindi, tutte le aspettative, virando nel contempo verso un sound più morbido ed oscuro, decisamente più prog anni '70 rispetto ai precedenti lavori, non disdegnando comunque incursioni verso sonorità più metalliche e moderne.
“Right Before”, opener dell'album, ne è un ottimo esempio: forse il brano più metal del lotto, ci accoglie con una sferzata di rabbia non comune nel genere. Originale anche l'interpretazione del singer Diego Marchesi, che conferisce un'aria decisamente attuale al pezzo.
“This Ain't Another Love Song”, al contrario, sfodera una melodia anni '70, sospesa tra Pink Floyd e Alan Parson Project, un brano dall'atmosfera dolce e sognante, di indubbia classe.
“The Hatch”, pur mantenendosi in un ambito prog rock, ci catapulta in un universo tetro ed orientaleggiante, grazie ad un sound opprimente, abilmente stemperato però da un ritornello che, al contrario, risulta essere molto immediato e catchy, nonché da uno splendido gioco di assoli tra tastiere e chitarre.
“Morning Rain” torna a sfoggiare sonorità più morbide e sognanti, stavolta decisamente influenzate dai migliori Queensryche. Altro brano che mostra una classe fuori dal comune.
“Drowning Line” alza nuovamente il tiro, per poi lasciare il passo a “The Glass Fortress” e “Summer '97”: due brani di altissimo livello, ulteriori prove di come i Kingcrow diano il meglio di sé in versione prog rock settantiano.
A chiudere il tutto, non potevamo trovare che la title track “In Crescendo”, una suite di undici minuti, perfettamente in linea con i dettami del genere. Nonostante la considerevole durata, è comunque un pezzo che coinvolge in un sound poliedrico, capace di passare dal prog più canonico a sfumature più attuali e moderne, includendo influenze che vanno dai Dream Theater ai Faith No More.
In conclusione, non posso che ribadire come questo sia un lavoro che conferma il valore dei nostri Kingcrow, un gruppo dall'elevata caratura e che merita un posto d'onore nell'universo prog odierno.
Luy C.