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Interplanetary Voyage Aboard A Six Strings

TrackList
01. The bearers of humanity
02. Olber’s paradox
03. The eternal wandering
04. Memories of life
05. The milky way's hungry monster
06. One night of emotions
07. Inevitable Milkomeda
08. ...A nice trip in a time machine
09. Aidil’s sky
10. The mission Kepler
11. The three super-earths
EMILIO DE BIASE - Interplanetary Voyage Aboard A Six Strings
(2014 - VideoRadio)voto: 7.5/10
Emilio De Biase nasce a San Giovanni Rotondo nel 1976, inizia lo studio della chitarra a 14 anni, a 17 anni prosegue la sua crescita musicale studiando chitarra classica presso il Conservatorio Statale di musica “Umberto Giordano” di Foggia con i maestri Giovanni Grano, Riccardo Fiori e in particolare Sandro Torlontano, frequentando anche alcuni suoi seminari di ricerca musicale e scelta del repertorio; teoria e solfeggio con il maestro Cesare Tancredi e armonia con il maestro Giovanni Fiorentino. Partecipa a seminari di Musicologia e Psicologia Applicata alla Musica ed al Musicista con il maestro Fabio Trippetti e a laboratori di studio sulla dodecafonia di Arnold Schönberg, curato dal maestro Giuseppe Fagnocchi. Continua la sua esplorazione musicale ed a maturare la sua esperienza live suonando da subito in molte band locali ed orchestre spettacolo, cimentandosi nei più variegati generi musicali. Tra le esperienze turnistiche da segnalare collaborazioni con i Dik Dik, Leano Morelli, Dino, Federico Fazio dei New Showman.
Apre le danze 'The Bearers Of Humanity', intro dal sapore inquieto dà il via ad un brano funky rock-fusion, in alcuni momenti il modo di fraseggiare mi ha ricordato il grande Greg Howe in alcune soluzioni di hammer-tap. Verso metà brano mi è piaciuta la creazione di un atmosfera diversa pur tenendo un filo conduttore dall'inizio alla fine del brano stesso.
'Olber_s Paradox', ha dalla sua una buona melodicità con alcune frasi estremamente sognanti nella composizione stessa. Anche questo brano presenta string skipping e legati in quantità industriale, con alcune varianti interessanti. Il finale di brano l'ho trovato interessante.
'The Eternal Wandering', grande basso in questo brano e super interplay tra gli strumenti stessi! Il ritmo incalzante di questo brano sempre dal sapore funky-fusion fa capire la classe compositiva degli stessi, a me ha dato l'impressione che questo brano sia stato anche in parte improvvisato non propio al momento, però da un idea improvvisativa ben marcata, parere personale! La sezione fiati sul finale è un qualche cosa di fantastico!
'Memories Of Life', una buona ballad con dei fraseggi neo classici che in alcuni momenti mi hanno ricordato un Yngwie Malmsteen modernizzato. Emozionanti i fraseggi che partono dal quarto minuto in poi, note che son state pensate in maniera magistrale e sequenze perfette. Ottimo gusto musicale.
'The Milky Way's Hungry Monster', non mi ha fatto impazzire ad essere onesto questo brano, rispetto agli altri brani un gradino sotto.
'One Night Of Emotions', è invece un brano capolavoro.
'Inevitable Milkomeda', in questo brano Emilio De Biase diventa un chitarrista Progressive Metal di altissimo livello, il brano è fuori dall'ordinario con ritmiche incredibili, aperture cordali e riffoni di guitar fenomenali. La cosa bella è che non c'è nemmeno un assolo a pensarci! Il nostro guitar hero l'ha pensata bene e spiazza con questa scelta musicale!
'...A Nice Trip In A Time Machine', 'Aidil's Sky' e 'The Mission Kepler' rappresentano il trio delle meraviglie di questo fine album, sicuramente l'ultimo minuto in assoluto che mi ha fatto letteralmente saltare dalla sedia e mi ha fatto emozionare è stato di 'The Mission Kepler' che dal terzo minuto sino alla fine esplode letteralmente, consentitemi il termine una 'Bomba'!!!!!! Il nostro buon De Biase lì ha messo il turbo alla chitarra, applausi a scena aperta.
Chiude l'album 'The Three Super Earths', un buon brano con degli arrangiamenti che mi hanno ricordato in alcune soluzioni l'album 'Centrifugal Funk' con quel ben di dio di chitarristi presenti in esso.
Le conclusioni sono che Emilio De Biase è un gran chitarrista e un grandissimo compositore, tralasciando alcuni rari episodi in cui non mi ha soddisfatto a pieno, coglierei l'occasione per invitare tutti gli axeman della nostra beneamata sei corde, di acquistare questo album che consiglio vivamente.
Pier Paolo Lunesu