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The Six Elements, Vol.1: Earth

DAWN OF A DARK AGE - The Six Elements, Vol.1: Earth
(2014 - Autoprodotto)voto: 5.5/10
I Dawn Of A Dark Age si presentano con un progetto ambizioso, quello di dar vita a una serie di sei album legati da un filo concettuale ma anche strutturale, e attesi a distanza di sei mesi l'uno dall'altro. Ambiziosa, forse, è anche la scelta del nome d'arte del polistrumentista che si cela dietro a questa band, Eurynomos (affiancato da Buran alla voce): difficile non notare l'assonanza con lo storico chitarrista dei Mayhem. Ma lasciamo la parola al primo dei 'The Six Elements': la terra, 'Earth'.
Il disco si presenta subito come un feroce concentrato di un black metal tanto grezzo da ricordare i primi Ulver, se non addirittura i Taake quando ancora si chiamavano Thule (specialmente in 'Eurynomos Army'), ma contrassegnato al contempo da una lentezza spesso dilaniante ('Raped Earth', 'Dawn Of A Dark Age'). Nell'arco di questo lavoro la band esplora più venature stilistiche, da una marcata linearità Darkthroniana ('Cold Winter') a vere e proprie incursioni thrash che rimandano al primo lavoro post-scarcerazione di Burzum (la parte centrale di 'Dawn Of A Dark Age'), passando per prepotenti inserti folk che possono richiamare un certo 'Dark Medieval Times' ('The Last Prayer'), e concludendo con i rilassati synth atmosferici di 'Outro n.1'.
Se devo fermarmi a valutare questo album da un punto di vista distaccato, non posso fare altro che segnalarne le molteplici asperità, partendo da un'eccessiva disomogeneità: data l'idea di creare un'esalogia, forse si poteva concentrare ciascun album su uno stile più definito, dando poi a ognuno un'identità differente. Devo però riconoscere che, da semplice ascoltatore, i brani proposti sono riusciti a fare presa su di me: il voto finale è una media tra un 5 maggiormente oggettivo (per quanto in musica si possa esserlo...) e un 6 ben più soggettivo.
Francesco Salvatori