Finalmente un prodotto in ambito depressive black metal che mi convince fin dal primo ascolto. Gli Hateful Desolation sono un progetto a quattro mani a cavallo tra Egitto e Italia: da un lato Void, già mastermind del progetto Frostagrath con cui ebbi a che fare tempo fa (seppur non su queste pagine per ovvie ragioni geografiche), e qui responsabile di tutti gli strumenti; dall'altro il nostro Gray Ravenmoon, appena sedicenne al momento delle registrazioni, dietro al microfono.

Gli Hateful Desolation, consapevoli delle proprie potenzialità così come dei propri limiti, si limitano qui a svolgere un compito lineare, concedendosi unicamente lo sfizio di arricchire la propria musica con una forte componente atmosferica che allontana l'ago della bilancia dalle emozioni prevalentemente negative, spostandolo piuttosto verso un sentore sì cupo e misterioso ma maggiormente evocativo e vagamente ancestrale. I brani sono tutto sommato brevi per il genere in questione, il che sgrava da eccessive fatiche l'ascoltatore. Ma soprattutto, nella semplicità del proprio compito, gli Hateful Desolation azzeccano le melodie e danno loro ampio spazio, andando a inserire sporadici episodi vocali solo laddove strettamente richiesto per creare un guscio opaco e schivo intorno al proprio riffing.

Dei due brani, 'Withering in Solitude' è leggermente più sostenuto nei ritmi, e ha qualche vaga caratteristica orientata a un black metal più tradizionale; 'Your Memory Will Never Fade' è invece il regno delle atmosfere, in cui è palpabile l'evocazione di storie mistiche legate a terre lontane, desolate, forse nemmeno reali. La versione cd di questo prodotto, inoltre, include come bonus track una versione strumentale della stessa 'Your Memory Will Never Fade', in cui la componente atmosferica risulta maggiormente in primo piano seppur l'assenza della voce tolga quel tocco di alienazione e lucida follia in più.

Per una volta, per quanto si tratti di una demo, mi sento di premiare la band con un buon voto, perché effettivamente questo prodotto ha una marcia in più rispetto a tanti “colleghi” le cui uscite spesso saturano il mercato. A dimostrazione che anche nelle scene meno accessibili la cioccolata esiste.

Francesco Salvatori