Dopo l’ ottimo esordio con “We Rise”, i Nightglow tornano a distanza di poco più di un anno con il loro nuovo disco, “Orpheus”, dimostrando che di idee e materiale in cantina ce ne sono a profusione.

Composto da 10 tracce, per circa 40 minuti di durata, questo disco è chiaro, diretto, senza troppi fronzoli: un composto di base heavy  con venature thrash, con un gran lavoro nella sezione ritmica e negli assoli, sul quale si ricamano poi spunti innovativi più affini a roba recente come gli Avenged Sevenfold o i Volbeat, evidenziati anche da un frequente alternarsi di scream e cantato pulito. 

L’ intro distorto di “The Infection” apre la strada ad un brano solido e potente, la successiva “Psychotropic” è uno schiacciasassi, mentre su “Lead Me” si tira un po’ il fiato, ma giusto il tempo di  essere assaliti da “Scream”, che non lesina colpi al fianco.  Si arriva poi all’ adrenalinica “Fuck You” e all’ ottima “Liar”, incappando successivamente in “Stay With Me”, piacevole ballad che comprova la tendenza a non tralasciare il lato più armonico in fase compositiva. In chiusura, “Bloodway”, “On My Knees” e la title-track “Orpheus”, che riportano il disco nei binari canonici su citati.

In sostanza, “Orpheus” è un bel disco, ma rispetto al precedente, tuttavia, non si fa preferire, dando l’impressione che più che un passo in avanti si tratti di un passo di lato, non migliore o peggiore, semplicemente diverso, pescando in altri territori, alla ricerca di una certa “freschezza” strizzando l’occhio alle soluzioni sonore  di fine millennio: il gradirle o meno è questione di soggettività. Certamente, tuttavia, non deluderà chi cerca un po’ di sano,sfrontato, headbanging.

Francesco Celeste Farro