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TrackList
01. Play Harder
02. The One
03. Awake
04. Neverfailing Superstar
05. 15' of Fame
06. Inglorious Time
07. Shall Will Be Safe
08. Don't Say Goodbye
09. She's All Over
10. Fight It Out
11. Underworld
12. Now
PLANETHARD - Now
(2014 - Scarlet Records)voto: 6.5/10
Conoscevo i Planethard solo di nome, non li avevo mai ascoltati prima e me li son trovati da recensire per un indisposizione di chi doveva. Non ho uno straccio di biografia e vengo a sapere che fanno alternative rock.. panico totale. Non voglio creare problemi al direttore ed accetto, e oramai da alcuni giorni li ascolto per farmi un'idea di quello che andrò a scrivere.
Ok ci siamo, l'idea c'è. Intanto ottima produzione e ottimi suoni (calcolate che noi recensiamo spesso mp3 e non cd fisici), si sente che tecnicamente son preparati, del resto questa è la loro terza uscita. Il cantante è nuovo (bene o male in rete le notizie si trovano) e si chiama Davide Merletto. I brani sono 12, e spaziano dall'hard rock al modern rock o alternative che dir si voglia.
Non male l'iniziale 'Play Harder' bella potente e dai vari connotati stilistici con bei suoni di chitarre (Marco D'Andrea) ma più ancora al passato, cosa che non sembra essere 'The One' contagiata da suoni più prettamente moderni. Rocciosa e graffiante nei suoni è 'Awake' con giri di chitarra che ci ricordano il buon Zakk..
Arriva anche la ballatona strappalacrime 'Neverfailing Superstar', seguita dalla più ritmata ''15 of Fame' che però non lascia il segno. Di alternative puro si può parlare per quanto riguarda 'Inglorious Time' forse un po' troppo melodica nella prima parte. Qui i Nickelback emergono come influenza abbastanza presente, come in parte su 'Shall Will Be Safe', ultra moderna e sostenuta da un ritmo esaltante in larghi tratti.
Altra ballata ma stavolta molto più efficace è 'Don't Say Goodbye' che sembra uscire da una radio rock americana degli anni '80, veramente uno dei momenti migliori di 'Now'! Per chi ama Bon Jovi qui c'è pane per i suoi denti.
Si torna a battere pesante con 'She's All Over' (batteria Stefano Arrigoni, basso Alex Furia) brano corrosivo e grintoso con lode assoluta al lavoro chitarristico di Marco. 'Fight It Out' sprizza energia da tutti i pori, o per meglio dire da tutti i solchi mentre invece 'Underworld' è più programmata e tecnica con svariati arpeggi e meno carica.
Si chiude il tutto con 'Now' che riporta agli states anni 80, puzza di sudore e polvere, stivali, birra e figa.
Fondamentalmente un buon cd che disegna un ulteriore capitolo di evoluzione per la band meneghina.
Gary Stone