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Minimal Clouds

EMPHATICA - Minimal Clouds
(2014 - Autoprodotto)voto: 5.5/10
Emphatica è una one man band che si propone negli intenti di fondere metal melodico e sinfonico con inserti progressive ed elettronici. Il che di per sè non sarebbe neanche malaccio.. purtroppo però questo "Minimal Clouds" non riesce a centrare in pieno l'obiettivo. Andiamo con ordine: ho la massima stima e rispetto per chi come Gerardo Sciacca (mente dietro al progetto) riesce ad avere una visione totale della musica, occupandosi personalmente di tutte le parti compositive. Il problema è che in questo lavoro, totalmente strumentale, ci sono molte lacune che vanno ad inficiare notevolmente sul risultato finale, offuscando anche quelle idee che potrebbero essere vincenti.
Mi spiego meglio: in primis alcuni suoni campionati sono veramente "fastidiosi", ad esempio i piatti e il ride della drum machine sono "troppo" finti. Lo so che questo dovrebbe essere l'ultimo dei problemi, ma su un prodotto del genere la scelta dei suoni è fondamentale, e oggi non è impossibile trovare dei campioni di qualità anche per i pc casalinghi. Stesso discorso può essere fatto per gli inserti elettronici, che generalmente apprezzo, ma che in questo disco sono troppo "midi" e mlto invasivi in fase di mix (a mio parere modesto, se fossero stati più nascosti avrebbero avuto un effetto maggiore).
Per quanto riguarda invece la sostanza vera e propria del disco, devo dire che questo minimal clouds è cresciuto con gli ascolti, il che è un bene e devo dare atto a Gerardo di non aver infarcito il tutto con assoli e virtuosismi fini a sè stessi, ma di aver sempre privilegiato il fraseggio sinfonico e la forma canzone. Col passare degli ascolti è cresciuta in me la sensazione che a questo prodotto sarebbe servita tantissimo una voce, che avrebbe probabilmente reso più interessante il tutto. Dico questo perchè i pezzi in sè sono strutturati come se dovesse esserci una linea vocale e la sua mancanza porta comunque ad avere alcuni momenti di noia durante i 65 minuti dell'ascolto. Ripeto il disco non è immediato e va ascoltato un po' di volte per essere capito, alcune idee sono interessanti (cito ad esempio l'attacco di "Sham A El" o il fraseggio sinfonico di "Symphony Of Decadence", l'ambientazione particolare di "The Rainmaker"), il tutto però lascia l'amaro in bocca perchè dà l'impressione di un work in progress a cui mancano i ritocchi estetici , quei particolari che curati meglio fanno cambiare il parere e il giudizio .
Non voglio cadere in una facile stroncatura di questo disco, perchè capisco che di lavoro dietro ce n'è tanto e con qualche accorgimento (la volontà non manca di certo a Gerardo), quindi voglio considerarlo come un passaggio atto ad arrivare a livelli più alti. Per il momento però visto tutto quello che ho detto sopra e considerando il mercato attuale non posso andare oltre al voto espresso. Non una ferma bocciatura, ma un invito a fare di più.
Concludo segnalandovi che questo disco è in streaming / download su bandcamp, quindi se siete fanatici del genere e volete dare un ascolto...
Enrico Pulze