I Neu! dell'omonimo album e i Tortoise di 'Millions Now Living Will Never Die': questi nomi hanno continuato a rimbalzarmi nella testa per tutto l'ascolto di 'Others', nuovo album degli Athene Noctua. Non è necessariamente da queste influenze che la band è partita per costruire la propria proposta, ma il risultato finale è quello: una musica che si richiama al post rock per dinamismi e raffinatezza delle soluzioni adottate, pur esulandone dai canoni classici bensì aggiungendo influssi ora krautrock, ora vagamente jazz, ma sempre intrisi di una fiera seppur velata componente psichedelica, con una costante voglia di spaziare che avrebbe un tempo potuto essere definita prog. Il tutto è, ovviamente, interamente strumentale.

Descrivere dettagliatamente il disco è a conti fatti un'impresa ardua. Si tratta di un viaggio da vivere nota per nota, guidati da un basso sempre presentissimo (si senta, ad esempio, 'Suppah Suppah Magic Soup') su cui chitarre e soprattutto tastiere possono andare a costruire i propri deliri; un viaggio che si snoda attraverso silenzi ed esplosioni, suoni tremolanti come una goccia d'acqua in procinto di colare dalla punta di una foglia e ritmi briosi come il primo sole di primavera. Ai palati fini 'Others' piacerà sicuramente.

Francesco Salvatori