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Out Of The Cage

TrackList
01.Alpha Woman
02.Old Inside
03.Out Of the Cage
04.New Melody
05.The Maze that I Am
06.Feel No Shame
07.Hooking Up with the Wrong Guy
08.Cruel
09.Motherscene
10.F.A.N.S.
11.When the Dancefloor Is Dead
12.Vivo Perchè Sogno
CELLULITE STAR - Out Of The Cage
(2014 - Valery Records)voto: 8/10
Primo botto dell'anno. Uscito alla fine del 2014 il nuovo e secondo album delle Cellulite Star porta una ventata di freschezza nello spesso asfittico mondo dell'hard & heavy venato di punk'n roll. Frizzante, energico, una vera dose di adrenalinica energia che si riversa in 12 tracce veramente esplosive. Il tutto, senza fare facili e stupide battutine, è a cura di queste 4 scatenatissime ragazze venete. I vari cambi di line up intercorsi dal precedente e ormai lontano nel tempo (2008) 'Explicit Attitude' sembrano aver fatto bene alla band che si ripresenta carica come non mai. Della formazione precedente rimane solo la brava chitarrista Claudia 'Kla' Gamba alla quale si affiancano la cantante Isabella 'Izzy' Tuni, la batterista Elisa Montin e la bassista Erika Pagin (Cruenta Lacrymis).
Affiatamento perfetto, produzione ottima a cura di Davide 'Dave' Moras (singer di Elvenking e Hell in the Club), cover bellissima, artwork e booklet di 16 pagine curatissimo, insomma la Valery Records ha fatto le cose in grande e le Cellulite Star non hanno tradito la fiducia.
Partenza convincente con 'Alpha Woman' che chiarisce subito di che pasta son fatte le ragazze, in evidenza la chitarra prettamente metallizzata sugli a-soli di Claudia, positivi i cori in stile anni '80 molto R'nR che si rivelano una carta vincente anche nei brani successivi. Brani che si lasciano ascoltare con facilità e che ti rendono la giornata allegra a prescindere, quindi da amare già al primo ascolto come 'Old Inside' o la title track vera botta di vita che è stata scelta anche come singolo e di cui è uscito il bel video. Elettrica e metallica al punto giusto è trascinante come poche grazie anche al ritmo impresso.
Armoniosa 'New Melody' ma meno incisiva delle altre, esuberante e briosa 'The Maze That I Am' piena di riff e cori che invogliano a scatenarsi, si signori perchè con questo cd non potete mai fermarvi, vi obbliga a stare in movimento.
'Feel No Shame' ha quei passaggi dal gusto retrò che riportano alla mente il punk'n roll dei maestri Ramones e scusate se è poco! Avvincente 'Hooking Up With The Wrong Guy' ma uno dei must assoluti del cd è la ballad 'Cruel' nella quale il quartetto si ferma dal continuo apporto energetico e ci delizia di un brano hard rock d'alta qualità con la collaborazione come guest dello stesso Dave alla voce e di Ethan Brosh (Burning Heat) alla chitarra.
Dopo la "pausa" si riparte con estremo vigore con la tellurica 'Motherscene' che ci riconduce nel mondo determinato e vivace delle girlz, tra street e glam estremo anni '80, nulla di nuovo ma molto apprezzabile per chi ama quel tocco di old style unito a dosi di adrenalina. Spumeggiante 'F.A.N.S.' nella quale apprezzo una volta di più la voce della brava Izzy e i cori coinvolgenti al massimo. La forma canzone delle Cellulite Star che potrebbe far pensare in modo semplicistico alla sua creazione è invece la chiave di lettura di un cd che va ascoltato e riascoltato tutto d'un fiato senza mai perdere la concentrazione tanto risulta coinvolgente,
C'è spazio per 'When The Dancefloor Is Dead' che già dal titolo riesce ad affascinare e che musicalmente esula dal trend delle precedenti avendo una struttura meno d'effetto ma un lato più cattivo per chiudere poi con l'unico brano cantato in lingua madre 'Vivo Perchè Sogno' dal refrain ruffiano ed accattivante. Non è mai facile adattare la lingua madre al genere, ma le ragazze lo fanno con classe non perdendo minimamente il loro tratto di vere rockers con i controcazzi e oltretutto il testo spacca, quindi proca ampiamente superata.
Insomma ragazzi il gentil sesso randella che è un piacere e ci presenta un album che non cade mai di tono e ci regala momenti di puro piacere. Continuate così che potete solo far di meglio con questa attitudine stradaiola.
Klaus Petrovic