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Once And For All

TrackList
01. The Magic Of Rock
02. I'm The One
03. Angel
04. Jessica
05. Red Horse
06. Turnin' On
07. Foolish Runner
08. Don't Stop
09. Inner Life
10. Hate n'Love
DRAMA - Once And For All
(1988 - Metal Master)voto: 7.5/10
Tutti, o almeno tanti, conoscono la mia innata passione per gli anni '80. In generale per le cose datate. Sono stata accontentata con questo disco, “Once for all”, piccola perla datata 1988, e ristampata su cd nel 2009 dalla Markuee Records.
Traspaiono fin dal primo pezzo “The magic of rock” le atmosfere tipicamente 80's, decisamente improntate all'hard rock dei Van Halen sia come cantato che nella parte strumentale.
Al primo trascinante pezzo fa seguito un pezzo dalle sonorità decisamente più AOR, “I'm the one”, dove a fare da padrone sono chitarre e tastiere, in un connubio che rende il pezzo una vera chicca per gli amanti del genere melodico.
Arriva quasi subito la prima ballad del disco: “Angel”, lento reso letteralmente magnifico dalle immancabili tastiere ma anche dai cori , al quale segue “Jessica”, una breve parentesi strumentale di chitarra.
Riprendono le sonorità più hard rock con “Red Horse”, pezzo che ricorda gli Autograph di Steve Plunkett. Manca però quel piglio capace di renderlo un pezzo che rimane in testa e che si fa canticchiare, forse anche per la performance vocale di Ronnie Alberti, non proprio attinente al brano e quasi più dark rispetto alle sonorità tipicamente che costituiscono il file rouge del disco.
Proseguono le atmosfere ruffiane à la Van Halen con “Turnin' on”, con tastiere iniziali che strizzano l'occhio alla celeberrima “Jump” e un ritornello accattivante che ti catapulta sotto al palco a battere le mani e muovere la testolina.
“Foolish runner” e “Don't stop” non convincono appieno, nonostante le potenzialità di entrambi i pezzi; sembra mancare quel qualcosa in più tali da renderli effettivamente coesi con il resto del disco.
Chiudono il lavoro dei Drama “Inner life” ballad che non ha niente da invidiare alle colleghe d'oltreoceano più celebri dello stesso periodo, e “Hate n'Love” che chiude il disco con il ritmo melodic/hard che caratterizza tutto il lavoro dei Drama.
Verrebbe da dire che anche in questo caso, come accaduto a molte altre band italiane del periodo, è stata sprecata ingiustamente un'altra ottima occasione per far esportare e far conoscere al mondo un lavoro dalle grandi potenzialità.
La fine degli anni '80 purtroppo ha negato questa chance a molti gruppi di casa nostra, forse anche per un genere, come quello di nicchia dell'hard rock melodico, che in Italia ha sempre fatto fatica a decollare ed è sempre stato snobbato da troppi.
Anche se a posteriori, non se lo facciano scappare gli amanti del genere.
Un prodotto per palati fini.
Valentina Viper Martini