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Swinesong

TrackList
- Discordia
- Min8auro
- Sleipnir Il Progresso
- Yggdrasil 3-1-9
- Jormungand L'Euroboro
- Mjollnir
- Huginn & Muninn
- La Lancetta Di Longino
- Piramide
- Teschio
- L'occhio Sinistro Di Odino
- Il Sigillo Del Gastronomicon
- Terra Cava
- Sol
- Vota Cthulhu
MALNÀTT - Swinesong
(2014 - Il Male Production)voto:
Come descrivere questo album senza rischiare di essere fuorvianti? Beh vediamo... anzitutto, dovrebbe essere l'ultimo dei Malnàtt, il canto del cigno appunto. Il che già mi spiazza. Inoltre, stando alle parole della band, «nei 40 minuti di musica è possibile trovare black metal, indistrial, hard rock, cantautorale, ambient e ancora altro». Il che mi spiazza ancor più, inculcandomi curiosità mista a timore.
Parliamoci chiaro, il genere che sta alla base di 'Swinesong' è prevalentemente di stampo (post) black metal; le rimanenti contaminazioni vanno più che altro interpretate come ornamenti all'impianto portante, talora volti a creare la giusta ambientazione (come ad esempio la tromba su 'La Lancetta Di Longino'), altrove usati per dar vita a veri e propri intro o intermezzi (il piano di 'Discordia', l'elettronica martellante e le voci filtrate di 'Teschio', o ancora gli arpeggi folk/ambient di 'Sol'). C'è poi la voce di Agghiastru degli Inchiuvatu ospite su sei dei brani qui presenti.
Più volte si ha l'impressione di ascoltare un concept album, accentuata dal tono narrativo - proclamativo mantenuto costantemente dalla voce. Il tutto lascia trasparire un senso di mistero, come se l'ascolto fosse un lungo viaggio attraverso una nebbia che di tanto in tanto fa trapelare qualcosa, senza mai svelare del tutto ciò che nasconde.
Riguardo al vero valore di questo album, confesso di non avere ancora un'idea coerente. Alcuni episodi mi intrigano anche parecchio: su tutti 'Terra Cava' (che peraltro riveste anche la palma di traccia più lunga del lotto), animata da un riffing quasi psichedelico, o anche 'Yggdrasil 3-1-9' con le sue divagazioni melodiche alla Agalloch. Altrove percepisco una distanza tra linee vocali e componente strumentale, sicuramente voluta: questo impreziosisce una traccia dal sapore futuristico quale 'Jormungand L'Euroboro', ma lascia spesso un'impressione strana, quasi amara.
Riascoltando più volte 'Swinesong', però, l'orecchio fa l'abitudine agli spigoli di questa nuova creatura targata Malnàtt, e la mente si trova trasportata in un substrato di suoni in cui il confine con l'industrial, quello vero, è decisamente labile.
Senza voto, perché in questo momento è 7 ma già domattina potrebbe essere 5 come 8. E se trovate incasinata la mia recensione, sappiate che lo sarà altrettanto la vostra mente durante l'ascolto.
Francesco Salvatori