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Sancta Delicta- Atto I

TrackList
- Belfagor
- Mammut
- Polifemo I - La chiamata
- Ruggine
- Polifemo II - Ex voto
- Strategia della tensione
KOZA NOZTRA - Sancta Delicta- Atto I
(2015 - Autoprodotto)voto: 7.5/10
Ad un anno esatto dalla recensione del loro lavoro precedente 'Cronaca Nera: parte seconda', tornano i milanesi Koza Noztra che aggiungono con 'Sancta Delicta - Atto I' un altro tassello alla loro opera. Come già scritto in passato, il gruppo ha progettato una sorta di concept che ruota intorno alla denuncia dell'uso scriteriato del potere da parte dello Stato e di chi ha in mano le nostre sorti e che finisce per abusare quotidianamente della gente comune. Questo lavoro si articola in cinque album, di cui tre già pubblicati, alcuni dei quali divisi sezioni, come nel caso di 'Sancta Delicta', la cui seconda parte è prevista per il 2016.
Ancora una volta i temi trattati nei brani sono quelli tipici dei Koza Noztra, come sempre visti con taglio cinico e dissacrante, nel senso che l'ascoltatore viene proiettato verso il punto di vista del più forte, di chi invoca la protezione di un Dio crudele e blasfemo che deve fornire soldi, armi e droga a chi lo invoca, in modo da poter continuare l'opera di distruzione della società civile, puntando su stragi mirate, guerre e abbattimento di ogni forma di protesta o opposizione. E' questo il compito di 'Polifemo', una sorta di preghiera o invocazione ai protettori/mandanti delle peggiori brutture descritte dalle canzoni.
Il sound della band è sospeso a metà tra l'hard rock e l'heavy metal, molto ben prodotto e altrettanto ben suonato, in cui le chitarre taglienti e la batteria martellante fanno da tappeto sonoro per il lavoro del cantante. Del resto, come in ogni pubblicazione dei Koza Noztra, il tema centrale sono i testi. L'impronta è quella dei grandi nomi: esempio tipico è quello del brano di apertura 'Belfagor', il cui riff è chiaramente ispirato ad un classico come 'Rapid Fire' degli eterni Judas Priest. Non mancano tuttavia momenti più orecchiabili, come nel caso di 'Mammut', brano in cui si possono percepire atmosfere stradaiole in stile Guns n'Roses, così come episodi estremi, come in 'Ruggine', tiratissimo pezzo trash che nel breve volgere di poco più di un minuto dimostra come i Koza Noztra siano davvero versatili musicalmente. Altro episodio decisamente riuscito è la conclusiva 'Strategia della tensione', aperta da un riff di basso in stile 'Peace Sells but who's buying' e completata da un gran bel lavoro delle chitarre sia in fase ritmica che solista.
Anche se la band milanese non ha inventato nulla di nuovo, 'Sancta Delicta' si rivela un ascolto molto interessante ed ispirato sia sul piano della proposta musicale che su quello delle liriche. Certamente non un lavoro classificabile nella categoria "easy listening", ma meritevole di più di un passaggio nelle nostre playlist.
Alberto Trump