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Golgotha (demo)

TrackList
- Under The Sign of Evil
- The Illusionist
- The Golden Calf
- The Battle of Badon Hill
GOLGOTHA - Golgotha (demo)
(2015 - Autoprodotto)voto:
Dover fare una recensione a volte significa anche questo, trovarsi di fronte alla scelta di scrivere onestamente ciò che si pensa, rischiando di deludere amaramente le aspettative di chi ha sottoposto il proprio lavoro a giudizio, o cercare quando possibile, di cedere la patata bollente ad altri, evitando tale spiacevole compito. Questa è la scelta che faccio oggi, scrivere quella che è la mia opinione rischiando di ferire o deludere aspettative, nella speranza che serva a far riflettere coloro che stanno tuttora producendo e scrivendo inediti, sull’ opportunità o meno di pubblicarli, quando non si è più che sicuri di sapere quello che si va a proporre.
Golgotha è il nome di una band marchigiana che nasce nel 2013 con il nome di Black Rainbow allo scopo di fondare un tributo a uno dei più grandi vocalist che la storia della musica internazionale abbia mai avuto, Ronnie James Dio, fra l’altro mio mito indiscusso da sempre. Dopo diverse esibizioni live nelle Marche durante le quali, a dire della band, si è riscontrato un discreto consenso di pubblico e parere positivo di altri musicisti del genere heavy metal, i Black Rainbow decidono di scrivere anche inediti da inserire in scaletta durante i live; a tale scopo prendono il nome di Golgotha, iniziano a registrare i nuovi brani per produrre una prima demo che ha per titolo lo stesso nome della band e continuano l’opera di composizione che confluirà nella realizzazione di un futuro album.
Quello che ho ascoltato per una settimana e di cui oggi mi trovo a scrivere il mio pensiero, è un prodotto davanti al quale mi chiedo: «Perché?» E ora vengo a spiegare il significato della mia domanda: «perché una band formata da musicisti che vantano ventennale esperienza in campo musicale, come scritto nella biografia che si può leggere nella loro pagina facebook, decide di sottoporre a recensione un prodotto come questo in cui, a parte la produzione che a mio avviso risulta poco curata, una voce sovrastante a cui mancano carisma, intonazione, controllo vocale e soprattutto una pronuncia minimamente corretta sovrasta il tutto, rendendo quasi impossibile ascoltare le poche idee buone che musicalmente potrebbero emergere? Perché un vocalist che dovrebbe (almeno spero) aver scritto le linee vocali e i testi dei brani in questione non ha prodotto qualcosa che sia minimamente alla sua portata, mettendosi continuamente in difficoltà con fraseggi e note a cui non riesce minimamente a tener testa?»
Quello che ne risulta è una serie di brani in cui le parti chitarristiche e la base ritmica, anche se prive di originalità, di potenza e soprattutto di dinamica, potrebbero trovare comunque consenso positivo dagli amanti di gruppi come Rainbow, Black Sabbath o in genere dell’heavy metal classico anni 70, ma vengono comunque messe in secondo piano dalla voce che purtroppo distoglie l’attenzione dal tutto e non sicuramente in modo positivo.
Il brano che ho trovato musicalmente e strutturalmente più interessante è “Under the sign of Evil“, ma il mio consiglio rimane comunque lo stesso, fare le cose con consapevolezza e soprattutto farle alla propria portata.
In conclusione non mi sento di dare una valutazione vera e propria alla demo, non lo trovo corretto né utile, forse le mie parole possono sembrare pesanti, irrispettose e presuntuose, chi mi conosce sa che solitamente cerco di dar supporto in ogni modo possibile alla musica underground e ai musicisti in genere, ma in una realtà italiana dove di spazio per esibirsi ed emergere ne è rimasto davvero poco, direi che è opportuno lasciarlo a chi ha qualcosa di valido da proporre.
Raffaela Singer