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Natural Selection

TrackList
- Back to Inferi
- Habemus Liar
- Sneak Eye
- Be Like God
- Father is Your Name
- Monolith
- 40 Fingers
- Iff
NEMESIS INFERi - Natural Selection
(2015 - Fuel Records)voto: 7/10
Attivi dalla fine degli anni 90, dopo 2 full-lenght ed altre releases minori, ritornano più determinati che mai i bergamaschi Nemesis Inferi.
Il sound della band affonda le proprie radici in un metal poliedrico influenzato dal thrashcore, dal groove ma anche dalla ondata meno oltranzista del new-metal.
In tutti questi anni Nemesis Inferi ha affinato le proprie armi rinunciando a certe orchestrazioni più cervellotiche per esprimere maggiore immediatezza ed arrangiamenti più “efficaci” dritti a colpire e mettere in gioco le loro intenzioni musicali sin dai primi ascolti. Tutto questo culmina nell’album “Natural Selection”, un selezione naturale appunto dove la personalità e le interpretazioni delle influenze musicali passate vengono messe a frutto.
La produzione è molto buona, forse il suono delle chitarre è un po’ sottile (si tratta più probabilmente di un taglio stilistico ponderato), il mixaggio è di livello ed ogni strumento è ben definito, se ne apprezza in pieno l’esecuzione.
La opener “Back to Inferi” è un pezzo piuttosto canonico per gli standard del genere ma riesce a calamitare l’attenzione; direi saggio giocarsela in apertura per poi scendere nei meandri e nello spessore dell’album. Con “Habemus Liar” le cose si fanno più interessanti e la esuberante personalità dei Nemesis Inferi comincia a lasciare il segno. Segno che esplode definitivamente nella successiva “Sneak Eye” dove le ritmiche di derivazione industrial che rievocano actsi come White Zombie si sposano perfettamente con le melodie straripanti ed una azzeccatissima (benché un po’ lunga) parte solistica in coda. “Be Like God” rincara la dose e dimostra come la band si trovi a proprio agio lasciando spazio a sfumature che provengono dal territorio goth ed industrial, che rendono la proposta sempre più varia ed interessante. “Father is your Name” ballad elettrica che valorizza le buone doti del cantante nel variare la sua espressività, prima di un finale adrenalinico. Successo non bissato nella successiva “Monolith”, brano più sperimentale, dove le parti vocali invece trovo che si fondano male nel contesto. La strumentale “40 Fingers” torna ad alzare il livello, anche se nella sperimentazione un altro brano che spicca per coraggio e volontà di esprimere la propria attitudine prima della ottima “IFF” conclusiva che completa il crescendo di questo “Natural Selection”.
Complessivamente i Nemesis Inferi negli 8 brani che compongono questo album, vari e ben suonati, dimostrano di saper osare e di aver raggiunto una buona maturità stilistica. Anche se il risultato finale non ha un impronta così netta e determinante (perché giustamente la band ha lasciato spazio ad una certa sperimentazione per mettere in luce aspetti latenti del loro sound), possiamo attenderci cose eccellenti per il futuro immediato, per adesso corriamo a comprare “Natural Selection” e non ne rimarremo delusi.
//// Fourarms