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Falling Into The Void Of This Unknown Fate / Inaudible

TrackList
Falling Into The Void Of This Unknown Fate (2014 - full length):
- Intro
- Reaping The Path To No Return
- Abstract Visions Of The End Of Ourself
- Falling Into The Void Of This Unknown Fate
- Doomed To My Path Along The Predetermined Goal
- End Of The Ruin
Inaudible (2015 - ep):
- Inaudible
- Untitled
- Interlude To Howl
- One Day
- Dark Matter
HOWLING IN THE FOG - Falling Into The Void Of This Unknown Fate / Inaudible
(2015 - Autoprodotto)voto: 7/10
In questa recensione parliamo di ben due lavori, un full e un ep, della one man band Howling In The Fog, dedita ad un black metal spesso melodico e atmosferico, dalle vaghe connotazioni gotiche e autunnali.
'Falling Into The Void Of This Unknown Fate', il full (datato 2014), non è a conti fatti troppo più lungo di un ep, attestandosi sui 35 minuti di durata. È un disco che prende il black metal più tradizionale, freddo e tagliente, e lo piega alle proprie esigenze plasmandolo in una diversa forma. Una forma in cui i suoni appaiono smussati, ammortizzati, tanto da mettere in risalto anche il basso, e in cui trovano posto arpeggi, passaggi sognanti, melodie che evocano tempi e paesaggi forse nemmeno troppo lontani (la conclusiva 'End Of The Ruin' è poesia…). Uno stile che probabilmente si avvicina maggiormente al post black che non al black vero e proprio.
'Inaudible' cambia abbastanza linea: alla proposta viene aggiunto un vaghissimo sentore gotico/malinconico alla Anathema, usando di tanto in tanto anche una voce pulita, ma soprattutto la musica si fa molto più ritmata, allontanandosi ulteriormente dal black e sposando piuttosto un simil-viking atmosferico e mai troppo altisonante. Anche in questo caso è la traccia conclusiva 'Dark Matter' a essere la più interessante del lotto, varia nel suo incedere e sempre sostenuta e avvincente.
Nel complesso si tratta di due lavori più che buoni, ben concepiti e realizzati, in cui si sente l'impronta della stessa mano ma comunque piuttosto diversi per coordinate stilistiche. Il che è anche un bel segno di maturità compositiva.
Francesco Salvatori