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A Possession Story

TrackList
- Man is wolf to Men
- The Siege of Jerusalem
- Black Inside
- I'm not like you
- King of the Moon
- Too dark to see
- A Possession Story
- Forsaking Song
- Jeffrey
- Pharmassacre
BLACK INSIDE - A Possession Story
(2014 - Red Cat Records)voto: 9/10
A poco più di un anno di distanza dal loro precedente album 'The Weigher of Souls' già recensito da Italia di Metallo (http://www.italiadimetall...) tornano i napoletani Black Inside con il nuovo 'A Possession Story'.
Il Metal più classico è ancora protagonista del lavoro del quintetto, soprattutto considerando le origini della band, nata a suon di cover dei Black Sabbath. Tuttavia non ci si deve aspettare un disco fatto solo di mid-tempos, in quanto i napoletani hanno raggiunto una grande maturità compositiva ed esecutiva e riescono così a variare decisamente nelle loro sonorità, seppur rimanendo nei binari "canonici" dell'Heavy Metal.
Si parte forte con 'Man is Wolf to Men' e con il suo basso distortissimo che lascia spazio ad un brano aggressivo ispirato dai migliori Iced Earth (quelli di 'Something wicked this way comes', per intenderci). Molto belli il riff centrale e le parti soliste di chitarra che danno subito un saggio di quanto la band sia cresciuta sia in termini di composizione che di esecuzione.
E' poi la volta della notevole 'The Siege of Jerusalem', in cui le linee vocali si fanno più roche e l'atmosfera cupa. La canzone è però decisamente lunga ed articolata e vi trovano spazio una sezione più veloce, seguita da una parte arpeggiata e melodica in cui le chitarre sono le vere protagoniste.
Poche battute a vuoto, il disco continua ad andare decisamente forte con 'Black Inside' e la successiva 'I'm not like you'. La prima richiama con maggior forza il passato sabbathiano dei Black Inside, più canonica ma comunque ispirata, mentre la seconda ha invece un taglio più leggero, certamente non commerciale, ma capace di fare presa sull'ascoltatore con grande rapidità.
Ancora episodi riusciti con 'King of the Moon' che richiama, non solo nelle sonorità ma anche nel titolo e nelle atmosfere i primi Rainbow del compianto Ronnie James Dio e soprattutto con la title track. 'A Possession Story' è infatti un brano eccellente, in cui non mancano rimandi al progressive; la band suona alla grande e da prova di un talento davvero non comune.
C'è poi spazio per un brano acustico come 'Forsaking Song', in cui una voce femminile ingentilisce un lavoro fino ad ora molto diretto e cattivo e per 'Jeffrey' il brano più lungo del disco con i suoi oltre otto minuti di durata. La canzone vale davvero un ascolto attento per cogliere le sfumature che vanno da atmosfere alla 'War Pigs' ad un riff che richiama la prima NWOBHM e che poi sfocia in un tempo quasi thrash.
Ultima nota merita l'ottima produzione; da sottolineare come la band si sia rivolta ai “The Parlour Studio” di Northampton (UK) ed un produttore straniero, il britannico Neil Haynes.
Insomma un lavoro che merita, anzi stramerita i pieni voti per una band davvero pronta a cogliere grandi risultati e non solo sul suolo nazionale.
Alberto Trump