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The Six Elements, vol.3 Fire

DAWN OF A DARK AGE - The Six Elements, vol.3 Fire
(2015 - Autoprodotto)voto: 7/10
Terra, acqua, fuoco possono convivere sotto lo stesso cielo, o meglio sotto la nera fiamma del black metal; per quanto si tratti di un black metal molto diverso da quello delle origini (qualcuno direbbe avant-garde) e pieno zeppo di inserti folk, talora quasi jazz, e symphonic. I Dawn Of A Dark Age proseguono con l'esalogia dedicata agli elementi: dopo appunto 'Earth' e 'Water' arriva, stavolta con ben meno attesa, il terzo e nuovo capitolo 'Fire'.
Vorrei anzitutto sottolineare la lungimiranza e l'umiltà di questo progetto, che continua a sottoporsi al nostro giudizio nonostante io avessi accolto in maniera piuttosto fredda i due episodi precedenti. Qualità che vengono premiate, perché trovo che 'Fire' rappresenti un buon passo avanti. Si avverte nitidamente la struttura del concept album: i brani non appaiono slegati, bensì uniti da un filo conduttore, una storia da raccontare. Il legame tra le chitarre e gli strumenti meno convenzionali (contrabbassi, clarinetti, sassofoni, viole, violoncelli) si fa più serrato: dapprima si sovrappongono creando un effetto evocativo, poi giocano a rincorrersi, intrecciarsi, fuggire in solitaria dando vita a divagazioni avvincenti. E questo avviene sia in brani oscuri e rabbiosi come 'Pompei' che in quelli più aperti, rilassati e paesaggistici tipo 'Winter Solstice'.
'Fire', alla fine, è un disco che sa dove vuole andare a parare: una qualità (finalmente) omogenea e un sound pieno fanno il resto. Certo è che mi sto convincendo sempre più che per capire davvero cosa questo artista ha in testa occorrerà aspettare di avere l'intera esalogia tra le mani; e in proposito non escludo, quando tutti i capitoli saranno usciti, una recensione riassuntiva.
Francesco Salvatori



