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Legione

TrackList
- The end of the world
- Steel beast
- Death Dies
- Arsonist
- Sister of pain
- Prologue
- The return of the horned king
- Flying with the night gaunts
- Ancient abbey
- Nato dal fuoco
- Fgmenth thy gift
- Legione
DEATH DIES - Legione
(2015 - Black Tears)voto: 8/10
Horns up, metalheads!
Quest’oggi vestiamo in nero come la tradizione vuole e parliamo dei Death Dies, una band old school black metal che vanta una formazione nel lontano 1995 (con Samael Von Martin e Demian De Saba) e ricompare dopo un periodo di silenzio assieme al vocalist Alex Kain, anch’egli già attivo in altri progetti.
Così è arrivato alle mie orecchie “Legione”, album contenente il remastering di brani firmati Death Dies, Evol, Satanel, Rotting Christ (e se la premessa non basta, adesso vediamo nello specifico)!
Non essendomi dedicata al black metal da un po’ di tempo, causa scarsi stimoli, ho messo l’album in riproduzione con tutta la calma di ‘sto mondo, trattandosi d’altronde di 12 tracce.
L’impatto è forte: la band appare fortemente orientata verso il proprio background e la propria cultura musicale, senza però rinunciare alla pulizia del suono e a dei tecnicismi dosati, cui last but not least fanno da colonna portante dei vocals in scream più che ben articolati.
Ed è così che ci si ritrova dalla opening a tracce come “Arsonist” e “Sister of murder”, che aprono al nucleo di tutto l’album in pompa magna: nessuno ha mai detto che il black metal debba esulare dalla complessità compositiva ed esecutiva.. e queste tracce ne sono un esempio lampante come quelle a seguire. Immaginateli tutti lì: Celtic Frost, Darkthrone, Samael, Carpathian Forest, Dark Funeral, Slayer e non solo (le liste non sono il mio genere); le influenze condensate in questo calderone sono così ben arrangiate e riportate a nuovo da questi men in black, che raramente ho apprezzato così tanto dei rifacimenti.
Al che, ora più che mai, mi accorgo che la cosa che conta al giorno d’oggi è l’identità: in un crescendo di violenza ai drums ed incisività coi lyrics oltre che con la voce, l’album si prepara alla titletrack che omaggia i Negatron, in cui è la solennità dell’organo che permea la chiusura del cerchio e lascia all’udito il meritato riposo dopo l’ascolto.
Chi ha mai detto che il black metal è morto?
BlackLux