Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
In The Name Of The Father

TrackList
- InThe Name Of The Father
- Psalm 63
- The Lord's Prayer
- Anima Christi
- Glory Be To The Father
- Benedictus
- The Apostle's Creed
- Hail Holy Queen
- Guardian Angel Prayer
- Psalm 3
- Hail Mary
- Maybe You
ENZO AND THE GLORY ENSEMBLE - In The Name Of The Father
(2015 - Underground Symphony)voto: 7/10
Ultimamente assistiamo sempre più sovente a progetti paralleli o dischi solisti che dir si voglia, di musicisti italiani che collaborano con big stranieri. Non che questo sia di per sè un male, anzi, da una parte dimostra il fatto di come ormai anche la nostra scena sia finalmente considerata per quello che deve essere; come rovescio della medaglia però viene anche il dubbio che ormai questi tipi di progetti siano più "necessari" che dettati da una vera e propria volontà artistica.
Ora non voglio credere nè tantomeno pensare che il polistrumentista Enzo Donnarumma appartenga alla seconda ipotesi, dato che negli anni è sempre stato in grado di muoversi bene tra diversi generi e nella sua carriera vanta collaborazioni di tutto rispetto anche in sede live. Resta però il fatto compiuto che un disco solista con ospiti ecclatanti quali Ralph Scheepers o Mark Zonder (solo per citarne alcuni), abbia oggi un effetto sorpresa molto minore rispetto a quello che avrebbe avuto qualche anno fa.
Il disco in questione dall'eloquente titolo di "In The Name Of Father" si muove anche piuttosto bene intorno ad un progressive metal dalle venature sinfoniche, affrontando tematiche cristiane che possono tranquillamente inquadrare questo disco nel filone white metal o christian metal che dir si voglia. Le canzoni sono piuttosto fluide, non eccedono in virtuosismi fini a sè stessi pur essendo complesse e non facili da eseguire; l'impressione che ho avuto durante i ripetuti ascolti è che sia un disco "di maniera", ben eseguito, ben pensato , che non annoia certo, ma comunque fatto in sicurezza, entro canoni preimpostati, come se si fosse volutamente messo un punto di inizio e uno di fine entro i quali muoversi, senza rischiare nulla.
Il che non vuol dire che il risultato non sia più che apprezzabile, come detto nei 45 minuti circa di ascolto non si è pervasi da sensi di noia, il disco è piuttosto intrigante pur senza far gridare mai al miracolo; tra i pezzi che più mi hanno colpito segnalo "The Lord's Prayer" introdotta da un flauto e con la partecipazione di Kobi Fahri (Orphaned Land), che ben si muove su una melodia da musical , e la successiva "Anima Christi" accattivante nella sua melodia orientaleggiante. Degna di nota anche "Benedictus" , impreziosita dalla solita prestazione mostruosa di Ralph Scheepers e "Psalm 3" , il brano di sicuro più granitico dell'intero lavoro.
In conclusione, questo disco è meritevole di attenzione, in particolare dagli adepti del power prog sinfonico e per i religiosi convinti, nulla di trascendentale ma comunque apprezzabile sotto molti punti di vista. 7 pieno e alla prossima.
Enrico Pulze