Dopo l’ultimo controverso album del 2013 (“The Seeds of Foolishness”) gli Extrema ritornano in pista con un EP intitolato “The Old School”. Da un idea di Tommy Massara, il titolo chiarisce subito le intenzioni di questa pubblicazione: una re-incisione di alcuni brani, successivi all’EP “We Fuckin’Care” dell’87, mantenendo l’appeal e gli arrangiamenti originari; un tributo al metal old school del nostro Paese.

Potete criticare la derivatività dell’ultimo album, potete insinuare qualcosa sulla “mossa commerciale” di questo EP.. ma questo è Metal, le mode e le tendenze non lo scalfiscono. Se volete togliervi i dubbi residui non vi resta che mettere sul piatto questo disco (si proprio sul piatto perché la release è prevista, oltre che su CD anche in tiratura limitata su vinile che suggerisco vivamente). Se, come me, avete preso parte ai “massacri collettivi” che hanno accompagnato i concerti degli Extrema all’inizio dei ’90 non rimarrete delusi.

L’apertura è affidata a “Life” (presente anche sull’album “Tension at the Seams”) e non ci sorprende il groove crudo e frontale per chi già la conosceva nella veste del 1993. Le cose si fanno interessanti quando gli Extrema sciorinano gli inediti che mantengono inalterati il nervosismo e la freschezza di un tempo.  Si passa dal groove schizofrenico di “Carcasses”  di cui possiamo apprezzare anche il videoclip alla ottima “Tribal Scream” dagli echi Voivod alla frontale “Child Abuse” che non avrebbe sfigurato sul masterpiece 'Tension at the Seams'. Dopo la strumentale “M.a.s.s.a.c.r.o.”,  anch’essa sempre di ottimo livello impregnata dal sudore e dall’orgoglio dei 90s, il disco si chiude con la versione live di “Life” e con la celeberrima cover “Ace of Spades” cavallo di battaglia degli Extrema da sempre.

Questo “The Old School” è un piccolo gioiello, non solo perché ci riporta agli Extrema alfieri del Metal Nazionale, ma anche un lavoro onesto ed istintivo, senza compromessi. Io suggerisco l’acquisto, compratelo, non stateci nemmeno a pensare!

////Fourarms