Questa sara' una recensione diversa dal solito.
Perche'non nascondo di nutrire una particolare stima ed affetto verso le persone che hanno dato vita a 'Cosmogony', seconda fatica dei No Man Eyes, gruppo Genovese che conosco personalmente.

Mi occupo quindi di questo disco, conoscendolo particolarmente bene e cercando di essere il piu' equidistante possibile nel dire la mia su quello che ritenevo prima di queste righe e ritengo sinceramente essere un prodotto veramente buono.

'Cosmogony' cosi' come il precedente capitolo, 'Hollow Man', non e' un disco che brilla per originalita', anche se le sfumature che offre questa band rende piu' personale il concept rispetto a tante band dello stesso genere.
Le influenze, i passaggi e la costruzione dei brani, sono tutti di chiara influenza malmsteeniana che, miscelata alla diversa estrazione musicale dei componenti, dal thrash death metal al piu' classico power prog, offre una buona varieta' nell'evoluzione dei brani, pur muovendosi sempre in questi ambiti.

I brani sono tutti tirati, tecnicamente ben suonati e registrati da Spane nel suo territorio, il Dead Tree Studio, suoni ben calibrati e ottima prestazione di tutti i musicisti, anche se personalmente mi piacerebbe sentire Carmotti sfruttare ancora piu' di quanto abbia fatto in questo lavoro il suo timbro che a mio parere si presta molto ad avvolgere sulle medio basse e a dare un valore aggiunto ulteriore a dei brani che sono gia' tanto carichi di per se'.

Ottimo lavoro della sezione ritmica sempre precisa e di gusto rispetto al brano.
A mio parere, come dicevo all'inizio di queste righe un disco molto piacevole da scorrere, senza mai annoiare o avere dei cali di qualita'.
Consigliato fortemente agli amanti dei generi sopracitati, aspetto un ulteriore evoluzione e salto di qualita' di questo buon gruppo di Genova.
Dategli fiducia, non ve ne pentirete!

May