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Entering The Gate Of The Western Horizon
TrackList
- Waters Of Ra
- Baw Of The Duat
- Water Of The Unique Master, which brings fourth offerings
- With Living Forms
- West
- The Depths, Waterhole Of Those Of The Duat
- Mysterious Cavern
- Sarcophagus Of Her Gods
- With Images Flowing forth
- With Deep Waters And High Banks
- Mounth Of The Cavern Wich Examines The Corpses
- With Emerging Darkness and Appearing Births
NEKHEN - Entering The Gate Of The Western Horizon
(2015 - Autoprodotto)voto: 7/10
Quello che abbiamo per le mani è il debutto discografico per il progetto solista Nekhen, band italiana nata nel 2014 e affascinata dalla cultura dell'antico Egitto. Il fulcro attorno a cui ruota questo album è il libro dell'Amduat, come rappresentato nella tomba kv34, e la struttura del disco ricalca quella del libro attraverso dodici brani che formano idealmente dodici parti di una singola opera.
Questa opera si sviluppa attraverso pesanti e opprimenti giri di chitarra Doom e Sludge che si alternano a rari passaggi Black Metal su cui si inseriscono gli immancabili strumenti tradizionali egizi. I brani sono cadenzati e puntano a ricreare un'atmosfera oscura e macabra, su cui predomina la chitarra ribassata, che ci accompagna attraverso questo lungo viaggio strumentale molto piacevole e mistico, nonostante la mancanza di voci.
I brani che lasciano maggiormente il segno sono quelli in cui prevale la strumentazione tradizionale egizia o le atmosfere di quei paesi come le splendide "Waters Of Ra", "With Living Forms" o "Mysterious Cavern". Colpiscono anche le atmosfere vicine all'industrial come su "West", che rendono vario il disco. La produzione è molto interessante, equilibrata e dai suoni caldi, che permette di godere di ogni passaggio e struttura. La stessa copertina è curata e da subito fà capire la direzione del disco nella sua semplicità, ovvero un'opera egizia.
Unico neo di questo disco è la mancanza di variazioni che permea la parte finale del disco, dove spesso si ha l'impressione di ripetitività delle soluzioni adottate. Nel complesso però il disco risulta fruibile nonostante la mancanza di parti cantate e presenta un gruppo dalle indubbie qualità e con uno stile personale ben definito.
Koz