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La Capitale Del Male

HATE & MERDA - La Capitale Del Male
(2016 - UTU CONSPIRACY / DIODRONE / TOTEN SCHWAN)voto: 7.5/10
Bentrovati, carissimi lettori.
Vi siete mai chiesti almeno una volta nella vita cosa sia il Male e se esista una sorta di "capitale"?
Nel marasma filosofico-esistenziale che questo quesito porta, troviamo una vecchia conoscenza: gli HATE & MERDA con il nuovo album a tema!
Con un totale di 7 tracce per oltre mezz´ora d´ascolto, il concept parla letteralmente di sé grazie ad un brano interessante di Stefano Santoni (disponibile qui https://totenschwan.bandc...), cui viene violentemente sovrapposto del drone di "buona fattura".
Come se non bastasse, il duo fiorentino dà ancora prova di sé in "Foh" - traccia dall´impianto per lo piú sludge, che va a confrontarsi con la grande influenza stoner presente nell´album precedente: ci troviamo davanti ad un album molto piú cerebrale, graffiante, distorto - e forse, concedetemelo, anche distopico.
Voci campionate ed atmosfere molto piú invadenti, spiegano la strada e lasciano un senso di angoscia come "In itinere", quasi come se il male stesse incubando nell´animo ed emerga piano, nelle ore piú buie della notte, quando siamo soli con noi stessi e non possiamo eludere le sinistre voci di ambienti vuoti in cui siamo soli: ad accentuare questo senso di oppressione, un violino in background che innalza notevolmente il livello di una traccia che molti chiamerebbero banalmente "filler".
Volgendo poi lo sguardo verso noi stessi, siamo anche in grado di scovare una capitale del male personale, molto piú urlante, graffiante, meno introspettiva e meditativa forse, ma non meno importante di quella che era l´apripista di questo Dialogo; una sorta di vestibolo alla discesa in un "Profondo Nero Senza Fine", che seda il caos con quegli apparenti minuti di relax, prima di "Vai Via", settima ed ultima traccia che chiude il cerchio tutta in violenza e potenza. Che dire, un´uscita con stile tra le migliori, per non smentire l´impronta di fastidio sottolineata piú volte da Unnecessary 1 e 2.
Non posso che essere contenta della crescita sonora sempre in divenire di questa band, nel bene e soprattutto nel "male".
BlackLux