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Explanation To Failure

TrackList
- Change your Life
- Past, this Stranger
- After the Storm
- Bad Memory
- Cem Anahuac
- Panic in your Eyes
- Coward
- Bowels of Eternal Damnation
- Damnatio Memoriae
- Devastation
FIVE MINUTES HATE - Explanation To Failure
(2016 - Buil2Kill Records)voto: 5/10
Formatisi nel 2004 i Five Minutes Hate decidono di rifarsi alla scena di Goteborg e di suonare un Melodic Death Metal che però prende spunto anche da altri generi. Così la band piemontese fra concerti e cambi di line-up giunge all'incisione del primo disco, che solamente nel 2016 vede la luce.
Il disco si apre con 'Change your Life'. L'inizio è intrigante ma quando la voce entra in scena rimango basito.
Come se il cantante degli Hatebreed suonasse negli In Flames. Il ritornello è un copia e incolla noioso mentre nell'inciso sembra che l'afonia colpisca di colpo il vocalist della band.
'Past, this Stranger' anch'essa molto robusta mi fa storcere il naso sempre per il connubio voce e strumenti.
Con 'After the Storm' il gruppo s'avvicina di più all'idea che ho di loro, ossia un gruppo Metalcore, e nonostante i virtuosismi e i cambi di tempo la canzone non smuove più di tanto il mio umore.
'Bad Memory' sempre sulla falsariga della precedente vorrebbe triturare ossa ma qui noto ancor di più uno sforzo eccessivo nello screamo che sfocia in tonalità troppo alte e poco incisive.
Arriva così 'Cem Anahuac' che parte intimista per poi aprirsi in un ritornello aggressivo (a parer mio una delle migliori parentesi del disco). Entrano poi in scena assoli di chitarra quasi prog che aumentano il tasso di qualità del brano che chiude addirittura con riff acustici. Bene.
Si riparte con 'Panic in your Eyes' che è per me la canzone più riuscita. Tutto è stato curato al meglio. Ottimo.
'Coward' mi piace nel ritornello dove diventa deliziosamente melodica e va a frenare la frenetica e sempre esasperata ricerca della velocità del brano. Ok.
'Bowels Of Eternal Damnation', 'Damnatio Memoriae' e 'Devastation' chiudono così il disco.
PRO
I riff di chitarra
L'artwork del disco
CONTRO
Il cantato Hardcore
La ripetitività delle canzoni
Un disco che verrà apprezzato da molti ma che a parer mio è molto lontano da una collocazione esatta.
Il cantato è poco elegante e troppo grezzo per un genere che fa della perizia tecnica il suo punto di forza.
Trovare una quadra?
Sarebbe possibile rivoluzionando il genere proposto ma non credo che ai ragazzi la cosa possa piacere.
Sono un grande estimatore dei generi estremi solo se suonati bene e tutto ciò che mi sembra confezionato alla "carlona" non lo tollero.
Posso consigliare quindi alla band di sedersi e chiedersi quale direzione voler raggiungere e da lì partire perchè a livello compositivo e strutturale i presupposti ci sono.
Consiglierei un po' più di attualità nella ricerca dei suoni e delle melodie vocali magari ascoltando band come i Fleshgod Apocalypse. Stay Rock \m/
Ruben Roll



