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Ways Of Perseverance

TrackList
- My Darkness
- Land Of Light
- The Watchmaker
- God Is Dead
- Turn To Stone
- One Way Out
- Blind
- Tell Me A Story
- Sold Out
- The Sand
EASY TRIGGER - Ways Of Perseverance
(2016 - Street Symphonies)voto: 8.5/10
Con un nome del genere, gli Easy Trigger non potevano che spararci in faccia 10 proiettili di metallo purissimo ed incandescente.
Tante sono infatti le tracce che compongono il nuovo 'Ways of Perseverance', uscito a fine settembre per la Street Symphonies, label nostrana specializzata in hard rock melodico.
Questo quartetto scaligero, cresciuto in bilico tra il punk rock suburbano di Fear e Dead Boys e lo sleaze metal americano dei primissimi anni '90, mescola con nonchalance le suddette influenze ed estrae dal cilindro un lavoro confezionato ad arte, dove potenza e melodia si amalgamano alla perfezione.
'Ways of Perseverance' e' la dimostrazione di come la maturazione stilistica della band sia il meritato traguardo di un percorso iniziato nel 2009 (anno di fondazione della band) e culminato 3 anni dopo con l'uscita del primo, anthemico album intitolato 'Bullshit', con il quale questi quattro grilletti facili ci davano un primo assaggio delle loro capacità balistiche.
L'intensa attività live, in Italia e all'estero, a fianco di vecchie glorie musicalmente antitetiche come Faster Pussycat e Discharge ha fatto il resto, contribuendo a forgiare l'approccio, e quindi anche il songwriting della band, che si è fatto più articolato e pesante grazie anche agli innesti dell'ex Raw Power Fabio (Pane) Ferrari alla batteria e del singer Nico ai microfoni.
L'ottima produzione chiude il cerchio esaltando le proprietà granitiche di un sound convincente ed attuale.
Per far capire alle generazioni più giovani di cosa stiamo parlando bastera' evidenziare che i codici stilistici degli Easy Trigger possono esser ricondotti alla attuale scena street scandinava che vede gli Hardcore Superstar come leader indiscussi.
I nostalgici (come me) che stanno leggendo questa recensione e che hanno avuto il piacere di vivere quella che fu l'epoca d'oro del genere, non potranno non accostare lo stile rovente della band veronese a quello dei canadesi Sven Gali o dei newyorkesi Spread Eagle, anche se il termine di paragone più azzeccato resta senza dubbio l'album 'Slave To The Grind', che 25 anni fa trasformò ufficialmente gli Skid Row da una band per ragazzine alternative in un gruppo di disadattati vietati ai minori.
Il lavoro non presenta punti deboli.
Particolare menzione merita il godibilissimo singolo 'One Way Out', dall'indubbio potenziale radiofonico e di cui è stato girato anche un video (che ricorda un po' quello di 'Generation Wild' degli svedesi Crashdiet).
La pressione sanguigna aumenta con la cadenzata 'God Is Dead', dove il cantante Nico fa sfoggio delle sue doti di screamer e la base ritmica esce dai binari con frequenti accelerate che disorientano l'ascoltatore.
Degne di rilievo anche il pesante mid tempo 'Turn To Stone' caratterizzato da un bel riffing stile Kingdome Come e l'esplosiva 'Sold Out' in cui si avvertono gli echi chitarristici dei Motley Crue più sulfurei di 'Shout at the Devil'.
Ovviamente, nella track list non poteva mancare una ballad.
Ecco quindi spuntare 'Blind', cupa e grigia, con un finale a sorpresa che rappresenta una canzone...nella canzone.
Con 'Ways of Perseverance' gli Easy Trigger hanno centrato il bersaglio; speriamo di non dover aspettare altri quattro anni per ascoltare il seguito.
Franco Brovelli