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DEMO 2009

TrackList
01. I Used to Be
02. Seeds of Evil
03. My Home
04. Ordinary Death
REVERSED HATE - DEMO 2009
(2009 - Autoprodotto)voto: 6/10
Piccola premessa: avevo già recensito questo lavoro, ed anche piuttosto negativamente. Il principale oggetto delle mie critiche era la qualità sonora. In seguito ad un pacifico scambio di opinioni con il gruppo e con il fonico che ha curato questo lavoro ci siamo resi conto che i file a me pervenuti erano “deteriorati”. Mi sembra doveroso pertanto, presa coscienza di ciò, recensire nuovamente i Reversed Hate, in quanto il cattivo suono rendeva difficile apprezzare molte soluzioni proposte.
Il primo brano, “I used to be”, si apre con un riff furioso supportato da una batteria costantemente in doppio pedale. L'accoppiata tra chitarre stoppate e voce pulita, caratteristica posta alla base della canzone, comunica una discreta aggressività; se però non fossero presenti delle urla saltuarie a mio avviso l'impressione complessiva sarebbe leggermente migliore.
L'incipit di “Seeds of Evil” fa ben sperare verso un'apertura melodica, ma questa impressione è spazzata via da un urlaccio - che a me ricorda notevolmente gli ultimi Slipknot - e che da il via alla linea principale della song. Il brano, pur mescolando varie influenze, è complessivamente gradevole, specialmente grazie ad una linea vocale che coinvolge e ad un assolo che potrebbe essere ulteriormente messo in primo piano limitando il lavoro della ritmica sottostante.
In “My Home” emerge la difficoltà di amalgamare alla perfezione furia e melodia. Penso che ridurre ulteriormente i momenti di rabbia cieca in favore di parti più melodiche e ragionate sarebbe un ottimo passo avanti nell'ottica di destare l'attenzione dell'ascoltatore. E infatti l'assolo, non eccessivamente veloce ma dominato da una linea melodica decisamente interessante, convince.
“Ordinary Death” gioca le proprie carte sulla semplicità della struttura. I ritmi si abbassano, permettendo ai riff e alle parti vocali pulite di risaltare maggiormente. Altro punto a favore di questo brano è il break strumentale, che mette in luce le buone doti tecniche dei componenti.
L'ascolto di questa demo risulta gradevole, seppur non eccezionale, ma una delle impressioni che avevo avuto la volta precedente è comunque confermata: i Reversed Hate hanno bisogno di staccarsi dalle (molteplici) influenze che trapelano qua e la. Il lavoro da fare è ancora molto, ma trattandosi di una band molto giovane sono sicuro che questi ragazzi riusciranno a migliorarsi sempre di più.
Francesco S.