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Il Tusco Feat. Luke Smith

TrackList
- Ossessione
- Ossessione pt2
- Pulsazione
- Libero
- Danzatore Nel Lurido Banco Dei Pegni
- Babilonia Della Psiche
- Giorni Perduti
- Nuovo Anno Zero
IL TUSCO - Il Tusco Feat. Luke Smith
(2016 - Andromeda Relix)voto: 7.5/10
Ritorna nei miei padiglioni auricolari il buon Diego Tuscano con il suo progetto Il Tusco e subito dalle prime note partono i sorrisi di compiacenza. Sì, perchè per me ormai il buon Diego è sinonimo di musica in stile vintage, non solo nel sound, ma anche e soprattutto nel pensiero e nella realizzazione.
E allora ecco che mi lascio affascinare ancora una volta da suoni reali, registrati in mono, con batterie vere ed energia che solo i veri rocker sanno trasmettere. Resto convinto che il cd sia un formato che non rende giustiza al Tusco, qui si dovrebbe parlare di edizione solamente in vinile, ma capisco le regole e , devo ammetterlo , è bello che il cd suoni come un vinile, con tanto di fruscio che tanto si addice alle canzoni di questo "Il Tusco feat. Luke Smith ".
Ricordo di aver chiuso la recensione del precedente lavoro del Tusco chiedendomi se fosse necessario oggi avere gruppi come questo progetto. Risposi sì allora e lo ripropongo oggi con ancora più decisione; il buon Diego non si vende alle regole moderne. Lui è così, questo è quello che gli piace, questo è quello che vuole fare e farci ascoltare. Controcorrente forse, sicuramente coerente e genuino.
Nemmeno dal punto di vista del songwritng troviamo rivoluzioni, le canzoni sono sempre energiche, intriganti, dirette al cuore e all'anima; anzi, in questo lavoro Diego raggiunge a mio avviso una eccellente maturità, mixando alla perfezione le sue influenze rock dei fine60 con quelle del prog italiano dei 70 e qualcosa di stoner di fine 90.
Il cantato in italiano (spesso difficoltoso per tanti) risulta qui un'arma vincente, a riprova anche di come il nostro sappia scrivere ed interpretare alla grande i testi. 8 brani per 35 minuti di ottimo rock, in cui spiccano "Ossessione" "Pulsazione" e "Babilonia della psiche" per la loro energia e irriverenza. Per il resto nulla di fuori posto, anzi, il cd scorre bene e si fa riascoltare sempre con estremo piacere. Chitarre incisive, sporche il giusto con soli veraci e sanguigni uniti ad una sezione ritmica presente e selvaggia sono il giusto contorno alla voce .
Per gli amanti delle sonorità vintage un ascolto obbligato, per gli altri pure (perchè male non fa).
Enrico Pulze