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Troi

TrackList
- Ancient Wings
Col di Lana, Mount of Blood - The Dead of Stone
- The Voice of the Holy River
- Owl
- Spettri nella Steppa
- Song to Hall up High (Bathory Cover)
- When the Mountains Call the Storm
- The Picture
- Ombre nel Bosco
DELIRIUM X TREMENS - Troi
(2016 - Punishment 18 Records)voto:
I bellunesi Delirium x Tremens dopo 5 lunghi anni di silenzio, raggiungono il terzo album studio per la nostrana Punishment 18. “Troi”, questo il titolo (estrazione dialettale che significa “sentiero”), fissa in maniera ancora più nitida e personale le loro coordinate stilistiche: death metal possente e visionario con richiami folkloristici alle radici della band veneta.
Album concettuale, introspettivo e decisamente maturo sia come tematiche, come arrangiamenti e soprattutto come sonorità, sempre ricercate e visionarie ma stavolta più omogenee nel missaggio.
La opener “Ancient Wings” sembra davvero voler spiegare le ali dopo il lungo periodo di silenzio discografico con una bordata dalle trame oscure ma che lascia divampare l’enorme potenziale dei Delirium X Tremens. Feroce ma viscerale, dalle orchestrazioni complesse e mai scontate ma con un tiro ed una fruibilità che mi hanno conquistato sin dai primi ascolti. Il concept si inerpica sul Col di Lana (“Col di Lana, Mount of Blood”) e le sonorità pagan/folk trovano più spazio sin dal coro introduttivo mantenendo gli elementi strumentali ben integrati nel compound sonoro.
L’accoppiata successiva, “The Dead of Stone” e “The Voice of the Holy River”, affondano ulteriormente nella complessità narrativa del tema concettuale di "Troi" con esiti a mio avviso opposti. La prima è un perfetto esempio di come i Delirium X Tremens riescano con eleganza e passione a condurre un arrangiamento potente, prepotente e ricchissimo di melodie oscure e pathos; la seconda invece risulta più ostica, forse per il riffing spezzato delle strofe, forse per la moltitudine di idee che non esplodono su un incedere ritmico eccessivamente cadenzato (spesso anche le ottime vocals di Ciardo seguono ossessivamente l’andamento ritmico).
Dopo la valida “Owl” (the king of the night) è la volta della splendida “Spettri nella Steppa”, l’episodio dal più alto richiamo folk per la storia della terra dei Delirium X Tremens e per la narrazione di questo concept album. Un brano che qualifica anche altre scelte della band, che non si limitano a cinematiche o a cori altisonanti; un affresco epico e struggente che riesce ad arrivare dritto al cuore. A posteriori si possono fare infinite considerazioni sulla “portata” di "Troi", sul fatto che per scelta ci si affaccia ad un panorama musicale inflazionato e ad una ristretta fascia di pubblico, ma si capisce come la band abbia espresso la propria arte, la propria vena creativa a prescindere da tutto. Un album encomiabile che mi ha conquistato dai primi ascolti; più che una conferma, visto che i Delirium X Tremens affrontavano in famigerato terzo album.
Questo lavoro riserva ancora molte sorprese a partire dalla covere dei Bathory “Song to Hall up High” riproposta in maniera fedele all’originale ma con un taglio sonoro in linea con il resto di "Troi". Pur non trascendendo dalle sonorità dell’album il risultato è eccellente, i Delirium riescono a ricreare la magia primordiale del compianto Quorthon. Si passa dalla più canonica e torrenziale “When the Mountains Call the Storm”, altrettanto pregevole perché si erige sui suoni peculiari di questo lavoro; ad un altro pregevole esempio di metal suite intrisa di pathos e di triste amarezza folk che, per l’arrangiamento e la sua evoluzione porta in grembo una forte attitudine progressive ("The Picture").
L’album si chiude con “Ombre nel Bosco” che chiude le linee narrative come se la gestazione e la realizzazione di "Troi" fosse una giornata lavorativa.. durata 5 anni.. e adesso è decisamente il momento di brindare.
"Troi" è un disco veramente molto bello; una conferma eccellente di una realtà musicale coraggiosa e ricca di idee oltre che di tecnica compositiva e gusto artistico. La politica redazionale ha giustamente eliminato i voti numerici, ma questo è un piccolo capolavoro del metal nostrano. Consigliare l’acquisto è poco, supportiamo i Delirium x Tremens!
////Fourarms