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Behind The Masquerade

TrackList
- Intro
- Scare My Demons
- Soul Keeper
- Spirit Road
- Forever Be
- Where Eagles Fly
- Lead your Destiny
- A New Tomorrow
- Daisy
- Life
- Between the Lies
- Forgive Me
- Madness Of Man
- Soldier of Fortune
RUXT - Behind The Masquerade
(2016 - Diamonds Prod)voto:
Notevole album di debutto per i liguri Ruxt, band formatasi nel 2016 grazie alle forze di cinque artisti amanti delle
sonorità Hard Rock e Heavy Metal di un periodo d'oro irripetibile: gli anni '80.
Dopo un breve intro parlato che giunge dritto alle nostre coscienze, arrivano le prime songs: "Scare My Demons", "Soul Keeper" e "Spirit Road", chiarissima la matrice ispirativa, una su tutte i WIthesnake. Il singer Matt Bernardi, dimostra di essere la versione italiana di David Coverdale con una timbrica vocale del tutto simile, rendendo ogni pezzo massiccio e potente, non di meno il resto della band con Stefano Galleano e Andrea Raffaele alle chitarre, Steve Vawamas al basso e infine il batterista dei Sadist Alessio Spallarossa.
"Spirit Road", "Forever Be", "Where Eagles Fly" e la dinamitarda "Lead Your Destiny" ci trasportano in un viaggio che ci aiuterà a prendere coscienza di noi stessi...della nostra creatività...del potenziale di ognuno di noi e sarà proprio la ballad "A New Tomorrow" a indicarci la via.
E' il momento di altri pezzi sontuosi quali "Daisy", "Life", "Between The Lies" e la struggente ballad "Forgive Me". Chiudono l'album "Madness Of Man" e una bella versione di "Soldier Of Fortune" (Deep Purple) sigillando quello che è di fatto un tributo alle band che hanno fatto la Storia ma inserendo alcune linee moderne, il modo migliore perchè gli ideali, la linea di pensiero e la determinatezza a combattere le innumerevoli ipocrisie e ingiustizie, venga trasmessa alle nuove generazioni, aiutando a togliere quella maschera imposta e ad essere noi stessi sempre e comunque. Una produzione solida ed efficace da il giusto apporto ad un album che ogni amante dei Deep Purple (era Coverdale) e del serpente bianco dovrebbe avere.
Dedicato a Paolo Ruggeri