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Finestatico

TrackList
- Zero
- Sole
- R136a1
- Eta Carinae
- Sirio
- RR Lyrae
- Demiurgo
IN TORMENTATA QUIETE - Finestatico
(2017 - My Kingdom Music)voto:
Esistono, oggi, gruppi che lottano anche disperatamente per promuovere uno stile quanto più personale possibile. In questa selva dove ogni albero costituisce una band, molti non superano l’altezza standard; alcuni, magari immeritatamente, marciscono e muoiono, mentre altri riescono a crescere ancora e ancora, riescono a raggiungere quella vetta ambita da tutti, riconosciuta da pochi, e toccata, diciamocelo, da pochissimi.
Ecco, la miscela proposta dai bolognesi In Tormentata Quiete si potrebbe tranquillamente aggiudicare, assieme ad altri gruppi forti di un certo estro, quella vetta. La band non ha mai mancato di stupire per originalità nelle proprie idee, costituite da disparati ingredienti che, una volta messi insieme, non hanno mancato di colpire, di incuriosire, di interessare, di attirare. Dopo ‘Cromagia’, dove la band ha proposto di rappresentare le emozioni dell’essere umano abbinandole ai colori, il gruppo, questa volta, ci porta nello spazio, tra le stelle, con questo lavoro forte di sette canzoni intitolato ‘Finestatico’, rilasciato sotto la nostrana My Kingdom Music.
‘Zero’, il brano di apertura, mette subito in risalto i punti di forza della band, che dopo una partenza dai violenti richiami black metal, passa ad un’atmosfera onirica, dalle tinte space rock, e che assorbe l’ascoltatore anche grazie ad un riuscito intreccio di voci. L’alta espressività dei tre cantanti, in effetti, contribuisce a rendere questo disco particolarmente interessante. Gli episodi più alti, a tal riguardo, sono, a mio avviso, riscontrabili in brani come ‘Eta Carinae’, dall’intro sognante e “spaziale”, ed atmosfere che raggiungono picchi elevatissimi grazie all’interpretazione canora, in particolare nella chiusura, dove un cantato sempre più esasperato, che gode di un testo ponderato ed interpretato con forte passione, coinvolge emotivamente l’ascoltatore. Anche ‘Sirio’ fa un’ottima figura, a tal proposito: la canzone, mischiando in maniera sopraffina dolcezza e angoscia, sembra quasi portare l’ascoltatore nello spazio, lasciandolo da solo in un’atmosfera oscillante, ora pregna di candore, ora di agitazione, sfruttando perfettamente la lingua italiana per concretizzare a dovere i propri concetti, le proprie idee. Cito anche ‘Sole’ , che oltre a mettere in risalto un buon monologo recitato, trasuda idee interessanti ed emozioni forti. ‘RR Lyrae’, invece, è una traccia con qualche influenza rock e folk, composizione decisamente più calma rispetto ai brani già citati e che sembra mischiare, metaforicamente parlando, amore e passione con lo spazio e le stelle. Voglio citare, poi, la canzone di chiusura, ‘Demiurgo’, che si apre con un inquietante intreccio di voci seguito dall’atmosfera spaziale che ci ha accompagnati nel corso del disco. Un’atmosfera che, dopo la scarica di adrenalina che ha scosso la nostra anima, ha il potere di farci sentire nuovamente soli, ma completi, quieti, in pace con noi stessi.
L’obiettivo degli In Tormentata Quiete è sempre stato quello di unire musica e passione attraverso idee particolari. Ci sono nuovamente riusciti con il loro ‘Finestatico’? Secondo chi scrive, ci sono riusciti, eccome, donandoci un piccolo capolavoro che mette in risalto un’esecuzione canora di alto livello, di forte espressività, di suoni solitari d’un universo pulsante lontano dai nostri occhi, ma che i nostri sembrano quasi riuscire a farci toccare con mano. E’ ‘Finestatico’, dunque, un acquisto consigliato? Io lo raccomando decisamente e, restando in tema, ardentemente.
Francesco Longo