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The Danger

TrackList
- The Danger
- Metallari
- Scemo
- Il Libeccio (il mio bar)
- R'n'R
- L'Amore No
- Bla Bla Bla
- Alpornononsicomanda
- California
- Cattivo Esempio
- Adrenalina (strumentale)
THE DANGER - The Danger
(2017 - Autoprodotto)voto:
L'attesa è finita, il nuovo luccicante album dei The Danger (ex DangerZone) è finalmente disponibile e sia pure la mia recensione arrivi in un ritardo spaventoso la band romagnola sta già devastando i palchi regionali e non solo! Dopo 'Torno al Porno' i 5 ragazzacci capitanati dal capitano Marco Spinelli (ex Vanexa) tornano dunque a noi con questo omonimo album che presenta come prima novità il doppio cd, infatti oltre alla versione in italiano stavolta si tenta anche la carta della lingua inglese per cercare nuovi proseliti.
L'altra novità direi è il distanziarsi dalle tematiche porno per partorire testi al tempo stesso scanzonati ma meno espliciti, iniziamo ad ogni modo l'ascolto. Si parte con 'The Danger' meno di 3 minuti (anche in video) di puro rock, si lodano le donne, il rock e l'heavy metal in una traccia che lascia subito il segno nel nuovo corso della band, un sicuro must in sede live. Grande inizio, anche per il refrain subito assimilabile, un bel biglietto da visita. A seguire c'è 'Metallari' titolo che non ha bisogno di commenti, un brano che potrebbe essere l'inno di una entità che ormai da oltre 30 anni imperversa per il mondo, entità di cui noi siamo fieri di far parte. "Le sbronze, l'amicizia, la nostra musica.." Tecnicamente la band ha poco da invidiare a chicchessia, l'ottimo solo di Denis Bedetti a fine brano ne è imprescindibile conferma.
'Scemo' è un ottimo metal rock con varie soluzioni sonore, il testo va interpretato a dovere, il ritmo è meno incalzante rispetto ai precedenti brani ma riesce ad essere comunque godibile, ottimo il basso di Nicola Sbrighi, segue la sincopata 'Il Libeccio (il mio bar)', triste storia della chiusura del ritrovo di tanti rockers interpretata con maestria da Marco Spinelli e musicata alla grande dagli altri 4 pards.
L'auotbiografica 'R'n'R' è malinconica sia nel testo che nel suono, ma quanti di noi che ormai hanno superato gli anta vi possono rispecchiare le proprie vite anche se in primo piano c'è la vita del cantante.. Bella e intensa, carica di significati ed emozioni. La chirarra ritmica di Giorgio Crociati disegna le trame brano su brano e la batteria a tratti incalzante come in 'R'n'R' e a tratti più pacata di Stefano Vasini impreziosicono tutto questo gran lavoro che i The Danger svolgono.
Trascinante 'L'Amore No' carica di doppi sensi esprime la solita ironia che questo gruppo troppo spesso sottovalutato ha insita nel proprio dna, io che li adoro invece ne faccio tesoro e vado avanti ad ascoltare 'Bla Bla Bla' e qui si va sul sociale parlando di generazioni di lobotomizzati che sono buoni a parole e nulla più. Io li chiamo leoni da tastiera, i soliti bla bla bla.. le atmosfere del brano si alternano da momenti di puro heavy metal (solo da brivido) ad altre più pacate.
'Alpornononsicomanda', grezzo rock'n roll che rimanda al passato della band, passato che non si può certo cancellare. C'è del blues in 'California', perlomeno i rimandi iniziali ci sono tutti salvo poi tirare fuori un pezzo della madonna con schitarrate metalliche a profusione.. "Mi son rotto i coglioni di sto paese di caproni affanculo tutti quanti, politici e votanti.."
'Cattivo Esempio' chiude i brani cantati e chiude alla grande, ritmi serrati, testo al vetriolo insomma i The Danger danno il cattivo esempio e ci riescono alla grande!
La strumentale 'Adrenalina' chiude l'album e lo chiude come da titolo con una scarica adrenalinica pazzesca, i 4 musicisti danno prova della loro bravura al punto che potrei quasi dire che è questo il migliore brano del cd, ma non lo dico perchè 11 su 11 non ci sono sbavature, 'The Danger' è di diritto nella mia top ten di fine anno!
Per quanto riguarda il cd in inglese, cosa dire? Io sono un sostenitore del cantato in lingua madre, quindi apprezzo il gesto che servirà a far conoscere la band anche fuori dai confini nazionali ma preferisco di gran lunga la parte in italiano, senza comunque affermare che limando qualche sbavatura la sua porca figura Marco Spinelli la fa alla grande!
Bentornati ragazzi!
Klaus Petrovic