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A Thing Of Beauty

TrackList
- Disma
- A Thing Of Beauty
- In The Park
- Funkarabian Scat
- History
- Farabutto
- Gone Too Fast
- More Wine
INARMONICS - A Thing Of Beauty
(2017 - New Model Label)voto:
Una recensione complicata questa perché si tratta di qualcosa di assolutamente diverso dal solito: se cercate un disco particolare e fuori dagli schemi questo gruppo sicuramente farà al caso vostro.
Il disco è registrato in presa diretta, ma senza risultare un lavoro di bassa qualità grazie alle proprietà strumentali di ognuno dei componenti della band e ad una cura delle espressioni che dà al disco un anima bluesy e molto calda grazie alla voce di Gianluca Gabrieli, particolare e fuori dagli schemi per questo progressive/new wave/rock, sopratutto nella title track.
I primi due pezzi sono contaminati da un anima black con molto groove e sono forse i brani con contaminazione più progressive di tutto il disco, che si dipana tra i suoni minacciosi di 'In the park' e le accellerazioni di 'Funkarabian' che danno la prima vera scossa adrenalinica all'album.
Andiamo così avanti fino alla fine in alternanze quasi jazzistiche nella strumentale 'Farabutto', per poi concludersi tra ritmi più funkeggianti.
La scelta di registrare in presa diretta è molto coraggiosa e, anche se dà uno spirito al lavoro molto free, d'altra parte a mio parere paga qualcosa dal punto di vista dell'impatto, dove magari una produzione più classica avrebbe potuto spingere di più i suoni e renderli più fruibili e moderni. Ma probabilmente l'intento della band era quello di avere un prodotto più genuino possibile e da questo punto di vista l'obiettivo è centrato in pieno.
Un sound personale che pesca da mille generi e sfumature, ma che personalmente non mi ha entusiasmato per via di questa varietà così estrema che risulta essere un'arma a doppio taglio mettendomi sotto il naso una mega jam session di musicisti molto bravi, ma che non mi danno l'idea di essere una vera e propria band, un pugno chiuso che viaggia in una direzione unica che, attenzione, non significa un genere unico ma avere una propria impronta sonora che li contraddistingua.
In ogni caso, se dovessi dare un giudizio totalmente asettico e scevro dal gusto personale non potrei mai bocciare un lavoro come questo, decisamente fuori dagli schemi e preparato da musicisti in grado di fare qualsiasi cosa.
Penso che in casi come questo, la cosa migliore che possa fare come recensore è quella di consigliarvi l'ascolto dicendovi che siete davanti a un prodotto difficile il quale magari al primo ascolto non vi piacerà e vi potra' sembrare caotico e confuso, ma che fin da subito ha degli innegabili punti forti a cui vale la pena dare più di una chance.
Insomma, come detto nell'incipit, se cercate qualcosa di diverso questo disco fa seriamente al caso vostro: vi consiglio di dare una possibilità a questi ragazzi.
May