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Ready To Take A Ride

TrackList
- Cooperate
- Messin' Around
- Too Old
- Dirty Old Town
- Nanananana
- The Man On The Hawling Machine
- Get It On
- Hazy Days
- The Cities Are Burning
- Kiss My Gun
- Ready To Take A Ride
KICKSTARTER RITUAL - Ready To Take A Ride
(2017 - Autoprodotto)voto:
Dalla copertina mi aspettavo di ascoltare infinite cavalcate epiche di 20 minuti l'una ed invece nulla di tutto questo.
E' da cinque anni che, Fortu picchia le pelli della sua batteria e canta a scquarciagola del marcissimo Rock and Roll.
Nati, appunto per volontà del drummer e che facendo di necessità virtù ne diventa anche il cantante, la formazione attuale annovera nelle proprie fila Gaby al basso e Juliusz alla chitarra. Questi bei giovinetti dalle tante speranze suonano un classico Rock and Roll da palco per una serata piacevole e spensierata a bere qualche birra con gli amici. Nulla di eccelso o di innovativo, ma tutto molto divertente: ascoltando i tre mi sono venuti in mente i fine settimana passati al Topsy di Livorno a metà anni 80 ed in effetti avrebbero anche ragione quanto cantano "Too Old". Ormai i capelli lunghi biondi sono spariti e mi sono abiutato da tempo a non scuotere più la testa. Non so dire il perchè ma ascoltando in cuffia questi tre "selvaggi" mi viene da chiudere gli occhi e rivedere i laziali Miss Daisy sul palco.
Alzate il volume e spingete sull'acceleratore per andare via da una "Dirty Old Town", dovete esigere lungomare e strada libera e via coi capelli al vento...
I Guns and Roses dell'esordio guarderebbero compiaciuti questi ragazzi dal bell'aspetto a distanza di trenta anni da un disco come "Appetite For Destruction".
Sebastian Bach, pur contento del risultato, direbbe a Fortu di migliorare la pronuncia in inglese e comunque continuare a rivoltare la batteria.
Secondo me per questi tre assatanati lo spazio fisico propositivo del cd sta decisamente stretto: tutto il loro strapotere lo dimostrano sicuramente on stage dando vita al classico live 80's: luci, sudore, petti villosi e ragazze cotonate sotto il palco.
Per combattere la noia chiedete di ascoltare quantomeno tre volte al giorno "Messin Around", una canzoncina tutta pepe buona da pubblicare come hit per le classifiche, da canticchiare sotto la doccia. Non meravigliatevi se vi scoprirete a fischiettare il ritornello mentre aspettate che scatti il verde al semaforo.
Ovviamente non manca la ballad: "Hazy Days" punta dritta al cuore con la sua chitarra acustica, la voce ammagliante ed un assolo sospirativo e sensuale. Maneggiare con cura se siete in compagnia di una dolce donzella... a buon intenditore.
Le fatiche dei tre terminano con la title track: spero che sia un viaggio di andata e ritorno perchè l'impressione è che questi tre pazzi furosi riescano ad incarnare quello spirito dannato e maledetto che permea tutto il Rock and Roll e che poggia sul suo antico adagio Live Fast Die Young. La conclusione col piano su vaghe atmosfere alla "November Rain" lasciano ben sperare e quindi, alla prossima ragazzi!
Leonardo Tomei