Da Piacenza con furore, gli Hijackers on the Hip si sono formati nel 2007 e, dopo un valido e ben accolto demo, I Don't Care, hanno siglato un accordo con Alkemist Fanatix Europe che li ha portati ad incidere e pubblicare il loro album di debutto per la fiorentina Incipit Recordings. The Worst of raccoglie 10 tracce in cui i nostri si inchinano ai numi del rock 'n' roll - con varie "contaminazioni" garage, punk e blues - del passato e del presente: così, Rolling Stones, The Hives, Gluecifer, The Fuzztones, The Stooges, The Morlocks ecc. vengono triturati e shakerati ben bene in un mix al vetriolo. Musica senza tempo, dal sapore "antico" ma sempre attuale perché lontana da qualsivoglia tendenza modaiola. Ecco allora le anthemiche "No Easy Ways" e "45 Lipsticks", la strisciante "Brats Never Ask Please", la groovy "Chucky Chucky", la prima ipnotica poi trascinante "Jimmy's Girlfriend", la viscerale "Katrina". Atmosfere blues sudiste nella lunga ballata "My Girl Left for the Green Hills", intensamente interpretata dall'ugola di Roberto (con la fugace comparsa di una tromba), mentre con "Hillbilly", titolo profetico, siamo catapultati in un fumoso e alcolico saloon del delta del Mississippi. Altro titolo illustrativo è "One Day of Rest", in virtù delle sue rilassate e rilassanti tonalità blues colorate di jazz (rispunta la tromba di prima). L'epilogo è segnato da "The Dirty Wheeled Machine Growls Again", dove il rock and roll si sposa alla psichedelia e a certi stilemi "desertici" con esiti davvero vibranti. Molto bravi questi HOTH, che vantano anche fama di ottima live band (hanno aperto per gente come i summenzionati Fuzztones e Morlocks, tra gli altri). Non saranno metal ma, in fatto di energia e grinta, non hanno nulla da invidiare ai gruppi più heavy. It's only rock 'n roll (but I like it)!

Costantino Andruzzi