Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
High Rollers

BAD BONES - High Rollers
(2018 - Sliptrick Records)voto:
Il combo dei Balocco Boy's si ripresenta sulla scena metal italica con un nuovo album. 'High Rollers' il titolo dell'ultima fatica dei Bad Bones, band piemontese con una buona produzione alle spalle. Il nuovo cd viene dato alle stampe e quindi posto in commercio il 23 Ottobre e già la cover ci lascia presagire di che genere sarà quanto andremo ad ascoltare. Potenza e suono ruvido la fanno da padrona anche se non mancano momenti di relativa calma. In bilico tra Hard Rock e Metal l'album non spicca certo per l'originalità della proposta, anche se trattasi sicuramente di un buon prodotto.
L'incipit è di un certo spessore e ricorda il sound di band come Twisted Sister piuttosto che non gli Skid Row, Extreme e similari. Buona sezione ritmica e cori da educande confezionano un primo brano godibile ma che resta a metà strada tra la voglia di spaccare il mondo e quella di essere accattivante per le masse. 'Lost Again' ci porta decisamente su ritmi più metal british oriented (Saxon per intenderci, ndr), la voce di Max la fa da padrona assieme alla chitarra di Sergio ma, anche questo pezzo, sembra fermarsi a metà del guado, con un chorus un po' troppo “sempliciotto”. Si passa a 'Wild Rose' e fin dalle prime note si torna all'AOR made in U.S.A. Che ha fatto le fortune nei '90ths di band come Bon Jovi, Whitesnake e compagnia cantante. Il groove c'è, la chitarra lavora il giusto e la voce si lascia andare a piccoli incisi a cappella che rivelano un certo gusto estetico. L'assolo è di buona fattura, ma, insomma... nei primi quattro brani proposti si viaggia decisamente verso destinazioni opposte e contrarie ingenerando un po' di confusione.
Si torna a masticare Heavy Metal con il brano seguente, 'Midnight Rider' è una papabile hit da live set, grezza, sporca e cattiva il giusto. La voce lavora molto bene coprendo un ampio spettro dal basso verso l'alto. I chorus rinforzano e danno potenza, la sezione ritmica lavora alla grande. Un gran bel pezzo insomma! Peccato che subito dopo si torni a cambiare genere e si va verso una ballad che occhieggia quasi al progressive con chorus melodico e la chitarra strappalacrime. Un brano ben scritto, sicuramente. Però... ancora non si capisce dove la band voglia andare a parare.
Nel trittico seguente l' ispirazione deriva direttamente da Band come Motley Crue, L.A. Guns, etc. etc. Note di rilievo per 'Story of a Broken Bone', a mio avviso il pezzo migliore dell'album insieme a 'Midnight Rider'; voce che detta legge, chitarra corposa, ritmica lineare. Un brano che colpisce per semplicità e forza. A chiusura 'Rock'n me' che, se non fosse per la partecipazione di illustri ospiti quali Roberto Tiranti (Labirinth), Tiziano Spigno (Extrema) e Simone Mularoni (DGM) non si distaccherebbe molto dal trend finora proposto. In questo caso invece la presenza delle guest lo rende un brano di un certo spessore.
In conclusione posso affermare che si tratta di un disco più adatto ai nostalgici di un tempo piuttosto che proiettato verso la ricerca di sonorità più moderne o innovative. Sicuramente i componenti della band hanno capacità di scrittura e qualità tecnica da vendere, il cd però, a mio avviso ricalca troppo i clichè di un paio di decenni e oltre fa, aspetto che non mi lascia apprezzare a pieno titolo la proposta dal quartetto cuneese.
Gigius



