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Febbraio

EVA CAN'T - Febbraio
(2019 - My Kingdom Music)voto:
Festeggiano i 10 anni di attività con questo Ep i bolognesi Eva Can't, una delle band più particolari del panorama metallico italiano. Mi ero occupato di loro recensendo i primi tre lavori, saltando solo 'Gravatum', e mi ritrovo adesso questo 'Febbraio' nel lettore. In questi anni la band è progredita sia musicalmente che a livello compositivo, sempre stato comunque altissimo. La loro musica è sempre in continuo evolversi, attingendo da più generi creando così una propria personalità.
'Febbraio' è composto da 5 canzoni registrate live in soli 3 giorni in una casa posta nelle montagne intorno a Bologna, questo rende il tutto molto reale, le atmosferee pumblee invernali risaltano nei suoni che fuoriescono dal lettore. 'Februus' ne incarna subito questi aspetti iniziando a guidarci attraverso i freddi luoghi della mente, cinque minuti strumentali dove la tecnica sopraffina dei nostri 4 artisti si erge imperiosa.
La grande vena lirica e compostiva che da 10 anni accompagna gli Eva Can't esce fuori nel singolo/video 'Vermiglia', l'evoluzione musicale che nel corso degli anni ha abbracciato il percorso della band è qui racchiusa, si vira verso un progressive rock venato di melodia, death e chitarre heavy. Simone Lanzoni si conferma tra i migliori artisti italiani sia come cantante che come chitarrista.
'Candele' suona glaciale, sembra di essere in un bosco innevato, ci troviamo coinvolti nel suo incedere di melodia e tristezza che deflagra a metà brano imponendosi maestosa. I brani che la band compone sono come sempre autentici gioielli da serbare con cura, da ascoltare in momenti particolari della propria vita.
Diego Molina (batteria), Luigi Iacovitti (chitarra) e Andrea Maurizzi (basso) sono artisti con la A maiuscola ed eseguono il loro compito con estrema tecnica, la title track esalta le loro doti, la coesione tra gli strumenti, riportandoci al passato della band, inflenzata da suoni più estremi degli attuali, legata al profondo nord dell'Europa. Glaciali e sintetici, melodici ed epici, dark e black.
Si chiude con 'Finale', che sembra omaggiare in parte certe band progressive italiane dei '70, ma pur sempre nel contesto Eva Can't, una band che non si limita a riproporre ma semina il proprio credo da dieci anni distinguendosi per originalità e creatività.
Chiudo segnalando che da pochi giorni la band ha dichiarato di essere al lavoro per il quinto full-lenght che sarà qualcosa di totalmente travolgente. Attendiamo fiduciosi come sempre.
Klaus Petrovic