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Necrogenesis: Chants from the Grave.

TrackList
- Necrogenesis
- Atra Mors
- Morbid Worship
- Reverse Chants And Rusty Nails
- The Breath Of The Mud
- From My Dephts
- Mater Larvarum
- A Grave Full Of Serpents
BLACK FLAME - Necrogenesis: Chants from the Grave.
(2019 - Dusktone)voto:
Formatesi nel 1998 tra Torino e Asti, i Black Flame si sono concentrati nella loro passione, unendo a ciò molta creatività e tecnica e sono riusciti a dar vita a dei lavori meritevoli che hanno contribuito in modo positivo alla storia del black metal italiano. Con un EP, due demo, due compilation e ben sette album, ho l'onore di presentarvi e di parlarvi dell'ultimo album, 'Necrogenesis: Chants from the Grave', uscito nell'anno corrente.
Unici nel loro genere, non sono paragonabili ad altri gruppi della stessa corrente, la loro creatività negli anni è andata a crescere sempre più, ed anche in questo album possiamo notare una certa maturitù artistica.Non sono mai banali o superficiali e questo album è un concentrato di novità, di tecnica, di adrenalina e di profondità a livello testuale e sonoro, una sorta di filosofia di vita, che chi ascolta questo genere, può percepire e comprendere sin dai primi ascolti. Questo disco ha una marcia in più rispetto a tanti altri album black metal, italiani e non, e vi spiego subito il motivo.
L'intro. Per me è la parte fondamentale di un disco, perchè rappresenta l'introduzione di ciò che sarà quel disco, quindi un biglietto da visita, ma è, senza alcun dubbio, un potenziamento, un'accentuazione, che arricchisce l'intero album rendendolo completo. 'Necrogenesis' ne è la conferma di quanto scritto. L'album prosegue con brani a tratti violenti a livello di sonorità, in cui emergono i riff di chitarra e le distorsioni insieme ai colpi del doppio pedale della cassa della batteria che all'unisono si intrecciano dando vita a sonorità stupefacenti, il tutto accompagnato dal basso e dalla voce che esplodono in modo sincronico e coordinato, rendendo ogni singola traccia, un lavoro affascinante. Pur avendo la stessa struttura stilistica, musicale e testuale, ogni traccia è diversa dall'altra. Vado nei dettagli. Se la prima, è un introduzione strumentale, la seconda è molto acuta e violenta , la terza e la quarta si presentano molto più crude, la quinta “The Breath Of The Mud”, è stata una rivelazione, una sorpresa inaspettata, il testo cantato in italiano mi ha sconvolta nel senso più positivo del termine, perchè non è semplice arrivare all'animo dell'ascoltatore in lingua originale, è un lavoro complesso e i Black Flame sono riusciti nel loro intento.
Invece, se dovessi scegliere una traccia tra tutte, la mia preferenza andrebbe a “Mater Larvarum”, nonché settima traccia, che mi ha trasportato in un'altra dimensione in cui la fantasia ha preso il sopravvento. A livello strumentale è strutturalmente particolare, ricco di tecnicismi ed è un brano molto articolato, grazie ad alcune strofe dalle sonorità calme, alternando strofe di pura violenza.
Vi consiglio di ascoltare questo album, decisamente.
https://www.youtube.com/watch?v=lem5ZnLpmLQ
Nora