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Break Down The Gate

TrackList
- Are You Shining
- You're Just What You're Fighting For
- My Darkest Shadow
- Violent Song
- Dirty Paradise
- Fear Killing Anthem
- Jackhammer
- Amy And Me
- You Cannot Hurt Me
- I'll Snatch Your Tongue
- I'm Too Old
- Idea4
BULLRING - Break Down The Gate
(2019 - Street Symphonies Records)voto:
Voglio ma non posso perchè al primo ascolto pare che l'incipit di qualche canzone, delle 12 qui presentate, voglia andare chissà dove (richiami punk anni 70 nella opener), ci voglia rapire dal ritornello stile Vixen (ascoltare per credere "Violent Song" e già il titolo è spiazzante rispetto al contenuto sonoro) e comunque più generalmente l'attacco introduttivo porta a pensare in diverse composizioni ad un certo punto di arrivo che però non viene colto mai. Il nocciolo della questione che mi sono posto è proprio questo: il tutto è stato voluto? Intelligentemente e subdolamente costruito a tavolino? Comunque se così fosse l'effetto realizzato mi porta ad immaginare una discreta ideazione compositiva dei tre musicisti; oppure l'artifizio è frutto del caso, il sistema organizzativo deriva probabilmente dall'accostamento intuitivo delle idee provenienti da un background musico culturale svariegato di Ferraresi, Ferrari e Pola (rispettivamente batteria, voce e basso e chitarra).
Su tutto il cd aleggia questo dubbio amletico perchè l'impressione che ho avuto da altri pezzi è paradossalmente posso ma non voglio: prendiamo "Fear Killing Anthem": l'intro si dischiude, facendosi trampolino, nella potenza cadenzata delle strofe che trovano ariosità nel ritornello il tutto ben equilibrato, ottimamente miscelato, rendendo grazie, è vero, alle indicazioni date nel corso degli anni da un gruppo come i Rage.; ma anche in "My Darkest Shadow", dove sebbene durante il ritornello si occhieggia ai Motley Crue di metà anni 90 (quelli dell'omonimo album per intenderci), si percepisce una potenza altamente calibrata che potrebbe ricordare i Pantera in versione edulcorata.
Forse 12 pezzi sono un po' troppi perchè c'è il rischio di perdere la bussola fra i continui cambiamenti di genere e atmosfere, si potrebbe argomentare che tale caratteristica necessita da una parte di preparazione tecnica all'ascolto e dall'altra di totale apertura mentale, e che tale volontà camaleontica espressiva sia stata messa al servizio dell'abbattimento totale della noia uditiva. A me personalmente rimane l'impressione di essere salito su una macchina che parte, aumenta di velocità ma poi inizia a singhiozzare, andare a strattoni, come se battesse in testa. Una regolata alle puntine ed una occhiata al carburatore ed il gioco è fatto: per esempio dalla sopracitata potenza massiccia e considerevole si passa al blues elettrico di "I'm Too Old" che, per inciso, è una buona canzone, ma che perde il confronto, il paragone di potenza con le altre canzoni presenti nel cd in termini di impatto. Ripeto non è una brutta canzone ma mi lascia tirare il fiato, mi lascia respirare ed invece bisognava tenermi nell'angolino del "Bull" - ring.
Un discorso a parte merita la ballad del lavoro dei Bullring. Ballad perchè ne ha tutti i crismi classici: introduzione arpeggiata di chitarra in pulito che appoggia la voce crescente in intensità di Ferrari; apertura alla prima strofa che nobilita la parte ritmica basso e batteria. Si ritorna alle atmosfere iniziali senza cedere di un passo per intensità e forza. Sofferto il solo di Pola, tecnico ma non autoreferente, potente ma non pomposo, classico ma non scolastico; tutta la canzone trasuda di malinconia, di tedio, una angoscia amorosa forse, un patimento subito per una relazione, dolori, aspettative, delusioni per una donna forse amata, forse mai raggiunta, svanitasi nel vento dei ricordi, una donna che una volta era presente ma che al momento della stesura ha portato via tutte le lacrime, tutti i sogni ed ha messo a tacere il cuore di chi credeva in questo sogno romantico. Bellissima canzone "Amy And Me, che ho ascoltato più volte e che ho voluto immaginarla così.
Leonardo Tomei