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Don't Count On Heroes

TrackList
- Demon Or Saint
- Faster Than Love
- Somewhere Out There
- Destiny
- Down To Passion
- Rise Again
- Hang On To Your Heart
- Forever Now
- Rolling Thunder
- Breakaway
- Eternity
DANGER ZONE - Don't Count On Heroes
(2019 - Pride & Joy Music)voto:
Ritorno sugli scudi per i Danger Zone, infatti a distanza di tre anni da 'Closer To Heaven' la band emiliana torna sulle scene con questo 'Don't Count On Heroes' ed è subito clamore, quel clamore che solo grandi album possono creare e questo ne è indubbiamente il caso.
L'hit 'Demon or Saint' apre alla grande l'album il quale si compone di 11 tracce di splendente hard rock contaminato da melodic rock e AOR. Già in questo brano le doti indiscusse dei componenti la band emergono prepotentemente, l'ugola fatata di Giacomo Gigantelli esalta il tappeto sonoro creato dalle guitars di Roberto Priori e Danilo Faggiolino con le keyboards di Pier Mazzini che aggiungono quel flavour necessario a implementare il lato elegante della band!
Se l'inizio è ottimo il seguito non è da meno, difatti 'Faster Than Love' ricalca quel class metal alla Whitesnake della seconda metà anni '80 dove la fusione hard rock class metal creava autentici capolavori e questo brano può inserirsi tra i migliori composti dal sestetto emiliano.
Stupende le melodie di 'Somewhere Out There' sostenute dal ritmo incessante di basso (Matteo Minghetti) e batteria (Paolo Palmieri), bello l'intreccio chitarre tastiere che al solito impreziosisce la composizione. Tastiere che rispetto al passato forse aumentano il loro raggio d'azione senza in alcun modo snaturare l'essenza metallica dei brani.
'Destiny' evoca la parte più melodica della band rimanendo comunque nell'ambito di quella raffinatezza che i Danger Zone esprimono nel nuovo corso iniziato nel 2011 con 'Line Of Fire'. Non temete dunque cali di tensione perchè la successiva 'Down To Passion' ci riporta su coordinate di sano ed incandescente ritmo hard rock. Quello che sorprende, fino ad un certo punto però, è che ogni canzone riesce a colpire l'ascoltatore, potenzialmente sono 11 hit single, cosa certo non comune nella maggior parte degli album odierni.
A rinforzare questa tesi ci pensa 'Rise Again', una simil ballad dal fascino non indifferente con un refrain che vi si stamperà in testa a giornate intere e un solo da brividi opera del maestro Priori. Si riparte in quarta con 'Hang On To Your Heart' hard rock ottantiano di grande qualità ed immediatezza.
Ancora melodie fatate per 'Forever Now', ma il solo è tagliente come non mai e si incastona perfettamente nel tessuto più dolce della song, la voce di Giacomo risalta con tutto il suo valore. Con 'Rolling Thunder' si alza il tiro cercando un connubbio tra hard rock e street rock, ovviamente con ottimi risultati.
Esaltante 'Breakaway' con l'inizio dai ritmi decisamente sostenuti ci trascina nell'headbanging più sfrenato per poi esplodere in un susseguirsi di note elettriche e pressanti, senza dubbio il brano più heavy oriented dell'album!
Siamo ahimè giunti alla fine con 'Eternity', cinque minuti di pura passione, cuore e stile ineguagliabili, un brano che suggella degnamente questo 'Don't Count On Heroes' chiarendo che i Danger Zone restano una delle realtà migliori del panorama italiano e non solo.
Questo 2019 va a chiudersi con diversi prodotti di qualità, e senza dubbio di smentita tra i migliori in assoluto e non solo in Italia ci sono i Danger Zone, non capirlo sarebbe un vero delitto. Se ci fossero ancora i voti su Italia di Metallo probabilmente questo sarebbe un 10!
Klaus Petrovic