L'instancabile Bruno Masulli (In Aevum Agere, Annihilationmancer, I Miti Eterni, Power Beyond) ci propone la sua ennesima band: Et Signvm Erat. Progetto nato all'inizio della seconda decade del nuovo millennio e poi arenatosi per mancanza di elementi a supporto. Visto l'andazzo il buon Bruno ha pensato bene di fare tutto in proprio e ci propone questo Ep d'esordio composto da 3 brani di nuova composizione e uno datato 2010.

Le coordinate non si discostano molto dagli In Aevum Agere, strizzando l'occhio, come lui stesso ci dice nella lettera di presentazione, ai Paradise Lost. Personalmente vedo l'ennesimo ottimo prodotto che Bruno immette sul mercato, dotato di grandi capacità compositive e di spiccata personalità che mettono in secondo piano l'originalità a volte latente, ma ormai è un discorso vecchio quello dell'originalità in questo campo.

L'ep inizia con la title track 'Some Of Those Memories', l'epicità del genere emerge sin da subito contaminando doom, gothic e dark sound con l'eleganza e la melodicità di cui Masulli è degno interprete, sia musicale che vocale. Ottimo inizio dunque.

'Unidentified' è molto più pesante nei suoni compatti e grevi, un dark sound che sprigiona un muro sonoro imponente e la stessa parte vocale in growl esalta questa durezza dei suoni. Il lento incedere degli oltre cinque minuti pone il brano su livelli eccelsi per chi ama queste atmosfere plumbee.

Prosegue il senso dell'ep con 'Disappearing Into Oblivion', ove il muro del suono si stacca prepotente con le schitarrate graffianti e la maschia interpretazione vocale, forse un po' troppo simile a quanto sentito di recente con la band madre (In Aevum Agere).

Si va a chiudere con 'Chalice Of Salvation' canzone composta nel 2010, qui è l'heavy doom a farla da padrone, oltre sette minuti di pura magia! La chitarra di Bruno esalta ogni nota ivi impressa, un piccolo gioiellino nato dalla mente dell'artista partenopeo non nuovo a comporre simili bellezze musicali. Ottimo veramente.

Che dire? Et Signvm Erat è un nuovo progetto che mi auguro diventi presto una band a tutti gli effetti perchè può inserirsi senza problemi in un panorama italiano spesso statico e sempre bisognoso di artisti con l'A maiuscola.

Klaus Petrovic