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Unidentified Flesh Object

TOOLBOX TERROR - Unidentified Flesh Object
(2019 - MASD Records)voto:
Toolbox Terror, bene, ascoltiamo quest’album… ascolto il primo pezzo, ma mi ricordo improvvisamente che devo fare spesa, ottimo lo ascolto in macchina.
Quindi esco dal garage il mio Hummer truccato e accessoriato con lame rotanti e cannone sul tetto. Ora possiamo andare al supermercato, a tutta velocitaaaaaa!
Torno a casa dopo aver sparso un po’ di sangue, intestini vari e chi più ne ha ne metta.
Tiriamo le somme. Inizio con i pregi di questo album brutaldeathcore, elogiando il grande lavoro del Blackwave Studio by Fabio Palombi, che ha fatto un grande lavoro curando potenza e precisione dei suoni, l’album suona potente ed è possibile ascoltare ogni singola nota senza risultare troppo pulito.
Davvero bravo!
Poi parliamo di loro, i Toolbox Terror, sono un’ottima band, i musicisti hanno un ottima tecnica e non risparmiano l’ascoltatore investendolo con brani davvero brutali.
Della band fanno parte musicisti esperti provenienti da altri gruppi, tra i quali cito Roberto Lucanato (Egida Aurea, Malombra, Il Segno del Comando, ecc..), chitarrista e compositore dei pezzi a livello musicale, mentre dei testi se ne occupa l’ottimo Matteo Bordino, cantante capace di modulare growl e scream come vuole. Alle pelli troviamo Luca Bordino, una macchina da guerra! Di basso e dell’altra chitarra se ne occupano rispettivamente Sergio Biancanelli e Andrea Giordano.
Passiamo ai brani che mi hanno convinto di più. Si comincia subito con 'Violent Behavior' che è anche il pezzo che preferisco dell’album, ed è anche un po’ la summa del lavoro, accordi di chitarra maniacali alla Gojira, violenza ritmica in stile Aborted, fraseggi al tritolo ed una voce francamente perfetta per il genere.
Bello anche 'Maniac' che inizia con un arpeggio veloce, per poi continuare immediatamente con riffs veloci e potenti anche se un po’ scolastici, ed è infatti questa l’unica pecca del combo, l’essere forse un po’ troppo scontati in alcuni brani. Sempre in 'Maniac' possiamo ammirare assoli di chitarra velocissimi e velenosi, ma anche parti di basso ben studiate e suonate. L’ho già detto, sulle capacità tecniche non si discute.
'Hanged, Drawn, and Quartered' quinto brano dell’album evidenzia un’ottima capacità a livello armonico e melodico, si inizia con un arpeggio bellissimo per poi passare addirittura a bellissime parti alla Behemoth.
Forse assieme al primo brano sono i miei preferiti.
'Bloodbath' la numero 8, inizia cadenzata e non vi sarà possibile evitare lo scapocciamento che a molti di noi piace, molto convincente dal punto di vista ritmico.
La numero 10 'U.F.O.' sembra un innesto tra Voivod e Cannibal Corpse. Notevole!
Ok, questi sono per me i brani migliori di un album che si ascolta davvero piacevolmente.
Purtroppo non si raggiunge la perfezione, perché pur essendo una band completa sotto tutti i punti di vista, i Toolbox Terror peccano un po’ di mancanza di personalità, per quanto a livello internazionale non sfigurerebbero con nessuna band del genere. L’album è formato da 12 brani per un totale di 47 minuti, forse avrebbe giovato fare una selezione più accurata dei brani anche pubblicandone meno.
'Unidentified Flesh Object' è un album ottimo e credo che i Toolbox Terror protranno stupirci in futuro con album ancora migliori.
Vexime