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Molla L'Osso

DOG'S MACHETE - Molla L'Osso
(2019 - Areasonica Records)voto:
Ennesima recensione in ritardo abissale rispetto all'uscita del cd, avvenuta ormai un anno fa. Stavolta a fare le spese dei nostri cronici ritardi sono i Dog's Machete, quartetto proveniente da Latina autore di un punk'n'roll con virate surf.
'Molla L'Osso' è la seconda uscita ufficiale della band formata nel 2014, molto attiva in sede live, ci propone 11 brani cantati in lingua madre che ci parlano di violenza, notti insonni, rabbia e disagio sociale nei quartieri periferici. Così come si evince già dal primo brano dal titolo inequivocabile di 'Disagiato'.
La title track sfoggia un surf rock alquanto ruvido su di un testo che segue l'onda del disagio e della realtà quotidiana, parzialmente più moderata nel sound, a metà strada tra surf e ska, 'Devil's Pusher' mentre 'Vendetta' si sposta verso un hard rock potente e ritmato. Intervallo strumentale con 'Sousha' in pieno stile spaghetti western, segue 'Il Cane del Quartiere' scontrosa e violenta come la storia che ci racconta.
'Padre Infedele' è pungente sia nel testo che nei suoni acuminati, si comincia però a sentire un po' di ripetitività con la mancanza di un brano che possa stravolgere l'andamento del cd. 'Time To Overdose' rimane sulle stesse coordinate, con la voce (anche chitarra ritmica) abrasiva di Paolo Bianchini, nulla da dire al riguardo sulla preparazione tecnica dei component la band. Nell'ordine Marco Nalli (batteria e testi), Stefano D'Angelo (basso), Mirko Milani (chitarra).
'Un'Altra Rissa' prova a scuotere l'andamento dell'album e in parte ci riesce grazie al ritmo sincopato che la sorregge. 'Blackout' si che scuote, ritmo genuino, vero punk'n'roll che centra il bersaglio, peccato che insieme alla cover (ottimamente riuscita) di Gabriella Ferri, 'Te Possino Da Tante Cortellate' sia posta a fine album. Probabilmente se la tracklist fosse stata diversa si sarebbe avvertito un po' meno il senso di pesantezza che ogni tanto ci attanaglia, ma questo non pregiudica comunque 'Molla L'Osso' che alla fine risulta un buon album di punk rock alla vecchia maniera.
Gary Stone