Un dedalo ben congeniato questo terzo lavoro del trio romano. I muri di questo labirinto sono spessi, solidi, umidi al tocco; andrete cauti, passo dopo passo, con la vostra torcia accesa ben salda nella mano, attraverso i lunghi corridoi, stando ben attenti a non accostarvi troppo ai pertugi oscuri perchè rischiereste di perdervi. A parte la prima track che è un intro, sono pezzi questi che non vi lasceranno respirare a fondo, dovrete sempre tenere alta la concentrazione altrimenti, tali sono i cambi di direzione, che sarà facile perdere la bussola dell'orientamento musicale. Una corsa a perdifiato, spalle gobbe, orecchie basse, avrete sempre la sensazione di essere inseguiti; non giratevi indietro, non prestate attenzione alle urla lancinanti del possente Romani. Chissà se riuscerete a riveder le stelle, il pericolo di rimanere intrappolati fra le tracce di questo "The Will The Reason And The Wire" è molto elevato; fatevi guidare allora dal richiamo potente dei tamburi di messere Leopoldo Russo Ceccotti e forse non perderete il senno fra le dissonanze funeree tracciate dalla sei corde del mefistotelico Gandin.

Una fiammata precisa, tagliente, ad obbiettivo sicuro che sprigiona 47 minuti di pura forza, violenza, un impatto decisamente devastante: i tre si conoscono da una vita, per loro stessa ammissione, e questo fatto trapela con evidenza dall'ascolto del cd. Formano un maglio indistruttibile, una macchina da guerra che non teme confronti. Non è ,si badi bene, un attacco frontale e brutale, un uso della violenza fine a se stesso, non è un intervento senza schemi. Vi è una lucida consapevolezza nella strategia da portare avanti: nota dopo nota si avverte l'avanzamento della truppa, si percepisce di essere vicini alla vittoria finale. Non cercate di resistere, non opponetevi, rimarrete delusi dalla vostra debolezza e sarete fatti prigionieri ingannati dalle furtive melodie che serpeggiano dentro le viscere di ogni canzone. Apparentemente impetuosi, forse cruenti, a pochi potrebbero anche risultare truculenti, riescono comunque a toccare le corde più nascoste dell'intimo umano.

Si respira una atmosfera di ricerca, di profonda introspezione, una sensazione ancestrale di smarrimento, un porsi interrogativi pur sapendo che sovente non si riesce a trovare nel finito mondo razionale delle valide risposte. Dopo aver ascoltato il cd si rimane con tanti dubbi, si resta in sospeso, in bilico, si sta sulla soglia della nostra personale porta della via dei baratri interiori; ed allora è necessario riavvolgere le fila dei discorsi e rimettersi nuovamente alla ricerca di qualche certezza, alla risoluzione degli interrogativi quantomeno quelli più inquietanti. Quindi bisogna opinatamente oppure no, con animo sollevato e sereno ri - ascoltare con ancora più attenzione le lezioni donateci dai tre romani, mettersi in altra angolazione del prisma labirintico tentando di dare un senso a quel filo infinito che magari non siamo in grado si scovarne i nodi nei nostri giorni quotidiani.

Leonardo Tomei