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Italians Die Better

TrackList
- Italians Die Better
- Average Horror Band
- Sultans Of Sin
- Happy Dead
- Goat
- Die As You Are
- Six Feet Above Ground
- L2D
- Haitian Rhapsody
- Graveyrad Dolce Vita
- Pensiero Violento
SUPERHORROR - Italians Die Better
(2020 - Krach Records)voto:
Non so se noi italiani crepiamo meglio di altri, fino a qualche tempo fa eravamo "better" per le nostre arti amatorie, comunque sia la dissacrazione va oltre misura in questa nuova opera della band in questione. Dopo 'Hit Mania Death', recensito dal sottoscritto per questa webzine, ecco un nuovo sberleffo musicale a tutti i ben pensanti, una energica ventata di Rock and Roll spettacolare all'inverosimile. Scorrendo i titoli delle tracce si intuisce la vena ironica che trasuda dalle menti perverse dei cinque musicanti, uno schiaffo irriverente a tutto ciò che può rimandare a concetti generalistici di prese di posizioni spiccatamente commerciali. Sono insolenti, canzonatori, quasi menefreghisti, hanno per giunta cambiato etichetta discografica, ma nulla sembra mutato, il tiro è rimasto al vertice, non un cedimento, non hanno mai il fiato corto. Non che ci sia un avanzamento sul piano compositivo (si oscilla tra passaggi prettamente punk stile Ramones a sonorità hard rock sporco e cattivo), la tecnica è al sevizio dello spettacolo caratterizzato dai fuochi pirotecnici degni di uno show ad alti livelli; il risultato comunque rende bene, non c'è un elemento fuori posto, è tutto all'interno del globale, quasi misurato, ponderato, ragionato ma allo stesso modo selvaggiamente spontaneo e passionale.
E' dal 2005 che il cantante J. Freak fa il verso al reverendo, e gli riesce molto bene talmente bene che anche esteticamente corre una certa somiglianza: vocalmente la sguaiatezza è la padrona incontrastata, anche se ogni tanto, e piacevolmente, la furia si placa e lascia spazio ad una profonda corposità canora.
Trascinante, allegro, spensierato, grezzo al punto giusto, colorato, scanzonato: avete voglia di scuotere la testa e farvi due risate? Contattateli! Volete indovinare quale riff di una tale canzone famosa (su tutte ascoltate "Happy Dead") è stato messo quasi come una intromissione da Jimi oppure da Didi Bukl i due strafottenti ceffi dalla chitarra a livello pelvico? L'unico neo di questi 11 pezzi è rappresentato dalla final track "Pensiero Violento" un pezzo musicalmente incalzante e con un certo tocco alla Cult, ma che che pecca nel testo: mi sembra che zoppichi, che stia pagando all'ovvio, mi risulta tendenzialmente scontato (cito... "ti direi, che fare, ma forse già lo sai"); comunque non è un problema il loro campo non è certo quello cantautoriale, devono continuare a sparare razzi nell'orbita dello show, devono saltare, sudare, continuare ad essere animali da palco, devono regalarci ancora questi sprazzi di adrenalina pura, andare avanti per la lunga strada del Rock and Roll, non fermarsi mai, non un passo indietro, vi vogliamo così sfacciatamente finti, truccati, pesantemente poco corretti.
C'è poco da aggiungere... caricate il cd, alzate il volume a palla e premete sul pedale dell'acceleratore della vostra fisicità musicale perchè anche se vi schiantate Italians Die Better!
Leonardo Tomei