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Rolling Thunder

TrackList
- Hottest Dream
- Sell Your Pills
- Babe
- Blame It On The Vodka
- Last Hand
- I Have A Dream
- Peace Of war
- Unleash The Beast
- Crazy For Love
- Inner Fire
- Bad Boys
- Mama Kin
M.I.L.F. - Rolling Thunder
(2020 - Volcano Records)voto:
Quando ho letto il nome della band in questione ho avvertito un cedimento alle coronarie: possibile che siano così sfrontati questi 5 ragazzotti toscani? Va bene che noi toscani abbiamo fatto dello sberleffo e della ironia, a volte un po' ruvida, la nostra miglior arma della retorica, ma a volte cum grano salis... Dopo l'acronimo Wasp (decidete se preferite la versione politicamente corretta oppure quella più fantasiosa e subdolamente accattivante ... we are sexual perverts), ero veramente curioso di leggere quale traduzione si celava dietro le quattro lettere: bè con mia sorpresa leggo nelle note della biografia "make it long and fast". Possiamo tirare un sospiro di sollievo poichè hanno risparmiato tutte le mamme mie coetanee.
Attivi dal 2010 hanno alle spalle innumerevoli esperienze on stage anche su palchi importanti e come opener di nomi famosi quali quello, uno su tutti, di Pino Scotto; hanno subito un notevole e decisivo, in senso negativo per taluni gruppi, cambio di elementi (in un solo colpo sono usciti dalla band voce - batteria- basso), ma nonostante questo sono giunti alla seconda fatica in studio ed hanno partorito il cd che sto ascoltando da svariati giorni.
Emerge qui la parte meno patinata di un certo glam anni 80; ma si sa che dietro le quinte anche gruppi apparentemente più bonari, più presentabili (vedi Bon Jovi) avevano un gran bell'impegno se soltanto si immagina a quel di tutto che poteva capitare. Sinceramente mi auguro che quel di tutto sia capitato anche a Simone Galli, il frontman della band, e soci; sicuramente viene raccontato e proposto nei testi e attraverso la musica che il combo fiorentino sfodera. Titoli come "Hottest Dream" o "Blame It On The Vodka", lasciano poco spazio alla fantasia e rimandano le nostre voglie e i nostri desideri a quel famoso trittico che per molti probabilmente si riduceva soltanto ad un binomio (scegliete voi gli elementi a e b).
Si inserisce, questo 'Rolling Thunder', nella tradizione a stelle e strisce di un Hard Rock tutto sudore e volumi sparati all'eccesso: quella scena a Los Angeles che, chi come me era adolescente a metà degli anni 80, sognava dai banchi di scuola e fantasticava sulle note della propria canzone preferita di sfrecciare, capelli al vento, sulla sella di chissà quale roboante due ruote, su una delle tante freeway, ma poi si scontrava con la dura, triste e cruda realtà della provincia italiana e tutto evaporava in bevute apocalittiche.
Una cosa che mi ha colpito è che la band fiorentina non ha proposto la classica ballad strappa mutande se si esclude "Crazy For Love" che è un poco di meno di un mid - tempo con un giro di basso, quello di Andrea Devoti, che ci ricorda certe trame oscure alla Megadeth quelli che stazionavano a cavallo tra la fine del secolo scorso e codesto attuale.
12 pezzi compresa la cover di "Mama Kin" che non possono fare altro che invogliarti ad alzare il volume ovunque tu sia; c'è tutto lo spirito dei Poison, la spontaneità dei primi Skid Row, la sfacciataggine dei Motley Crue, l'umore bluseggiante dei Cinderella e l'irriverenza di tutte quelle band che purtroppo si sono bruciate troppo presto, scottate dal sole effimero del successo di un paio di dischi. Mi auguro che non sia il caso dei nostri M.I.L.F.
Leonardo Tomei